Nel capoluogo è stato fermato un cittadino di Kiev, che prometteva di garantire una “copertura” e l’impiego come ufficiale di polizia cercando di approfittarsi della fiducia di un ex membro del sistema del Ministero degli Interni

Chas Pravdy - 25 Aprile 2025 15:37

L'incidente si è verificato nell'ambito di un'operazione su vasta scala delle forze dell'ordine, che hanno stabilito che il malvivente offriva aiuto in cambio di denaro per "coperture" e promuoveva l'idea di un rapido ritorno nelle forze di sicurezza. Secondo informazioni della Procura della città di Kiev e della polizia, il sospettato, un uomo di 60 anni, è stato già incriminato per abuso d'influenza. Nella comunicazione si riferisce che, abusando della fiducia, affermava di avere contatti stretti con alti funzionari del Ministero della Difesa e della Polizia Nazionale, promettendo, in cambio di 170 mila grivne, di garantire all'ex vice capo del centro di servizio regionale del Ministero degli Interni nelle regioni di Lviv, Ivano-Frankivsk e Zakarpattia, la creazione di una "copertura" e un rapido inserimento in un ruolo di comando nella polizia. Una fonte delle forze dell’ordine riferisce che quest’uomo aveva precedentemente lavorato nel sistema di sicurezza interna e mirava a tornare, sperando in una rapida ascesa professionale. La vittima, Serhii Hapionko, gli è stato offerto di usufruire di “servizi” attraverso i suoi contatti con alti funzionari – presumibilmente membri del Ministero della Difesa o della Polizia Nazionale. Secondo le fonti di "Ukrainska Pravda", il sospettato, con questa convinzione, mostrava nel suo telefono i numeri di persone nelle strutture di potere e prometteva di poter facilitare una rapida vittoria grazie a presunti influenti collegamenti. Contemporaneamente, le indagini hanno accertato che tutte queste promesse erano soltanto un escamotage per truffare denaro. Il malvivente approfittava della fiducia di un ex collega nel sistema e, per i cosiddetti "servizi", richiedeva e riceveva denaro. L’ultimo passaggio dell’imbroglio si è verificato al momento dell’arresto, durante il quale è stato ottenuto l’ultimo importo di 44 mila grivne per concludere l’operazione. In totale, nel corso di tutta la comunicazione, sono stati consegnati quasi 170 mila grivne. Il vicedirettore principale del dipartimento investigativo ha confermato che, durante l’arresto, il malvivente è stato sottoposto a misura cautelare in carcere. Contemporaneamente, gli è stata proposta una cauzione di 1,2 milioni di grivne, che tuttavia deve ancora essere esaminata dal tribunale. Attualmente sono in corso ulteriori indagini, e le forze dell’ordine invitano i cittadini a essere cauti e a non fidarsi di simili promesse, che possono rappresentare coperture di schemi fraudolenti. L’intera vicenda è sotto controllo processuale, e le forze dell’ordine sottolineano che il "cammino" promesso verso una posizione elevata nella polizia attraverso tangenti e corruzione non ha nulla a che fare con un servizio onesto e con i valori dello Stato.

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