Magatè comunica fluttuazioni nel funzionamento delle centrali nucleari ucraine: la situazione rimane tesa

Nel mondo torna a emergere l'informazione sull'instabilità nel funzionamento delle centrali nucleari ucraine, confermata dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA). Secondo i dati aggiornati dell'organizzazione internazionale, tutte e tre le centrali nucleari ucraine sotto il controllo dell'Ucraina continuano a operare, ma le loro capacità subiscono oscillazioni, dovute in particolare a motivi tecnici e fattori esterni collegati al conflitto militare. Le principali centrali ucraine — Khmelnytskyi, Rivne e Pivdennoukrainsk — rimangono attive nella produzione di energia elettrica, anche se alcuni loro blocchi sono in modalità di spegnimento programmato o operano con capacità ridotte. Nella relazione dell'AIEA si dichiara che la situazione delle forniture energetiche rimane sotto controllo, ma al tempo stesso instabile. Alla centrale di Khmelnytskyi uno dei reattori era in modalità di attesa per manutenzione e ricarica. Un’altra parte della produzione è stata modificata su richiesta della rete elettrica: durante questa settimana la potenza del secondo blocco è stata diminuita per 36 ore per eseguire lavori programmati. Analogamente, alla centrale di Rivne il secondo blocco è stato messo in modalità di attesa, una procedura standard per la manutenzione, mentre il terzo blocco ha dovuto ridurre la produzione per alcuni giorni consecutivi a causa della necessità di bilanciare il sistema energetico. Anche la centrale di Pivdennoukrainsk ha subito alcune oscillazioni nel suo funzionamento. Secondo quanto riferito dall'AIEA, la situazione di tutte e tre le centrali rimane sotto controllo, ma si intensificano i fattori esterni che creano ulteriore tensione. In particolare, nelle regioni centrali del paese si registrano casi di sorveglianza di droni, che purtroppo sono una situazione comune durante gli ultimi conflitti militari. Testualmente, dal rapporto ufficiale: «Il 17 aprile, a due chilometri a est della centrale di Khmelnytskyi, sono stati rilevati sette droni. Questi casi si verificano regolarmente e sono considerati un segno di tensione costante nella regione». Inoltre, in molte zone del paese continuano a pervenire segnalazioni di allarmi antiaerei, specialmente intorno alla zona di Chernobyl e alla centrale di Pivdennoukrainsk. Reazione internazionale e situazione alla centrale di Zaporizhzhia Il direttore generale dell'AIEA, Rafael Grossi, ha evidenziato che la situazione di sicurezza nelle installazioni occupate dai russi a Zaporizhzhia rimane estremamente tesa. Ha riferito che la missione di esperti dell'organizzazione, già presente sul sito, è stata costretta a restare a casa mercoledì a causa di eventi non preveduti vicino all’edificio amministrativo. Secondo Grossi, nell’ultima settimana il team dell’agenzia ha più volte udito suoni di esplosioni e colpi di arma da fuoco, costringendo gli esperti a vivere in uno stato di continua tensione. Grossi ha sottolineato che la situazione di sicurezza a Zaporizhzhia rimane estremamente complessa e minaccia la sicurezza dell’impianto nucleare, con potenziali conseguenze catastrofiche non solo per l’Ucraina, ma anche per la sicurezza e l’ambiente globali. Allo stesso tempo, ha fatto un appello affinché tutte le parti rispettino le norme internazionali e garantiscano la sicurezza degli impianti nucleari nelle zone di conflitto. In generale, la situazione dell’energia nucleare ucraina rimane difficile e imprevedibile. L’attività militare e la tensione nel campo militare creano rischi aggiuntivi per la salvaguardia degli impianti nucleari, che rivestono un ruolo strategico e energetico importante per l’Ucraina. La comunità internazionale invita alla prudenza e a rafforzare le misure di sicurezza per prevenire qualsiasi incidente e mantenere la stabilità del sistema energetico in questo periodo difficile.