L’Ucraina nel 2025 riceverà oltre 39 miliardi di dollari di supporto finanziario da partner internazionali

Chas Pravdy - 25 Aprile 2025 23:56

Secondo il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, nel 2025 il paese dovrebbe ricevere oltre 39 miliardi di dollari di aiuti finanziari, già confermati da donatori e partner internazionali. Un finanziamento così consistente costituisce una garanzia di stabilizzazione dell'economia e di ricostruzione dopo le lunghe sfide belliche che l'Ucraina sta affrontando. Durante un evento di prestigio – il Tavolo Rotondo di livello ministeriale, organizzato dalla Banca Mondiale a Washington – il capo del governo ha esposto una previsione riguardo alle future sfide. Secondo lui, indipendentemente dall’andamento della situazione, il periodo 2026-2027 sarà particolarmente difficile per il mantenimento della stabilità macrofinanziaria in Ucraina. Shmyhal ha sottolineato che una delle vie principali per assicurarsi un sostegno adeguato è l’utilizzo attivo delle attività congelate della Russia all’estero. Ha espresso l’opinione che la confisca completa delle proprietà immobiliari russe concentrate in Occidente potrebbe rappresentare una fonte significativa di risorse finanziarie per la ricostruzione dell’Ucraina. «Dobbiamo considerare la possibilità di destinare questi asset al bilancio statale ucraino, per accelerare al massimo i processi di ricostruzione e stabilizzazione della nostra economia», ha evidenziato il primo ministro. Un’altra indicazione delle dimensioni dei bisogni futuri di ricostruzione è stata fornita da un rappresentante della Banca Mondiale. Secondo le sue stime, nei prossimi dieci anni l’Ucraina avrà bisogno di oltre 524 miliardi di dollari. Questa enorme somma testimonia la vastità dei danni causati e l’ampiezza del supporto economico necessario. Si segnala che la quantità di attività russe ancora presenti all’estero e soggette a confisca è stimata intorno ai 300 miliardi di dollari – cifra comunque inferiore a quella necessaria per una ricostruzione completa del paese. In questo quadro e considerando le gigantesche esigenze di finanziamento, i funzionari ucraini e gli analisti finanziari discutono di possibili strumenti aggiuntivi per attrarre risorse. Tra le idee in esame vi è anche l’introduzione di una tassazione supplementare delle materie prime russe destinate al mercato mondiale, che potrebbe compensare alcune perdite e contribuire ad attrarre risorse aggiuntive per l’economia ucraina. Pertanto, l’Ucraina ha fatto un passo importante verso l’ottenimento di supporto finanziario internazionale, ma il paese si trova ancora di fronte a una sfida complessa: individuare tutte le fonti possibili per la ricostruzione e la stabilizzazione. Rimane fondamentale anche la strategia di mobilitazione delle attività dell’aggressore, che dovrebbe diventare uno degli aspetti chiave dei programmi di aiuto e delle politiche statali nel contesto della lotta per il ritorno della giustizia e dell’indipendenza.

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