L’OTAN ha riconosciuto la Russia come una minaccia a lungo termine per la sicurezza in Europa e per tutta la comunità euro-atlantica

Lo ha dichiarato il Segretario Generale dell'Alleanza, Mark Rutte, durante un recente incontro con il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca, sottolineando l'unità degli alleati europei di Washington sulla questione relativa a Mosca. In linea con il tono comunicativo adottato in occasione di questo incontro, la citazione di Rutte è stata: "Tutti noi in NATO concordiamo sul fatto che la Russia rappresenta una minaccia seria e a lungo termine per il nostro territorio e la nostra sicurezza." Questa affermazione indica che la NATO vede chiaramente che il futuro dello sviluppo diretto della cooperazione con la Russia nel settore della sicurezza è pessimistico — anzi, Mosca è considerata come un potenziale e duraturo sfidante per l'alleanza. Il capo dell'Alleanza ha anche comunicato che all'ordine del giorno ci sono questioni relative a possibili passi per raggiungere la pace tra Ucraina e Russia. Secondo Rutte, "ci sono alcune proposte sul tavolo per la Russia", ma ha evidenziato che "la palla è chiaramente nel campo della Russia", cioè che tutto dipende dalle sue decisioni. Il Segretario Generale dell'OTAN non ha voluto rivelare molto sui possibili compromessi, aggiungendo che discussioni troppo dettagliate sulle concessioni possibili a Russia o Ucraina complicherebbero solo le strade verso una risoluzione e non contribuirebbero costruttivamente al processo negoziale. Particolare attenzione Rutte ha dedicato anche alla questione finanziaria — le spese dei paesi membri dell'OTAN per la difesa. Donald Trump, infatti, critico nei confronti dei paesi europei per il basso livello di finanziamento della difesa, insiste sull'osservanza dell'obiettivo del 2% del PIL. Il Segretario Generale ha supportato questa posizione, sottolineando che "i 2% da soli non sono sufficienti per una protezione efficace del nostro territorio." Secondo lui, "la richiesta dovrebbe essere molto più alta," poiché senza risorse finanziarie adeguate, le sfide di sicurezza moderne rimangono insormontabili. Il quadro degli ultimi eventi si origina dalla visita di Rutte negli Stati Uniti, prevista per il 24 aprile, durante la quale si intende, secondo le fonti, adottare un tono diplomatico più soft riguardo all'Ucraina e invitare l'amministrazione Trump a non prendere decisioni avventate, in particolare riguardo a possibili "accordi di pace" che potrebbero andare contro gli interessi dell'indipendente Ucraina. Inoltre, va ricordato che la settimana scorsa l'amministrazione Trump avrebbe consegnato all'Ucraina un documento contenente le sue proposte specifiche per risolvere il conflitto. Secondo tale documento, gli Stati Uniti non escludono il riconoscimento di alcune aree controllate dalla Russia in Crimea e sono disposti ad allentare le sanzioni contro Mosca, provocando l’indignazione delle autorità ucraine. Il Presidente Zelensky ha affermato con forza che l'Ucraina non riconoscerà l'annessione della Crimea e insiste sul principio internazionale di integrità territoriale. Nel frattempo, come riporta il quotidiano francese Financial Times, in Europa crescono i timori riguardo alle conseguenze di conflitti e intrighi diplomatici nel contesto di un "accordo di pace" sviluppato dagli-USA. Le autorità europee temono che le proposte di Washington, tra cui il riconoscimento della Crimea come parte della Russia e l'allentamento delle sanzioni, possano minare la solidarietà transatlantica e addirittura compromettere il vertice NATO previsto per giugno. Queste divergenze creano tensioni aggiuntive e sollevano preoccupazioni sul futuro della sicurezza in Europa e sulla stabilità regionale. Pertanto, di fronte ai pressing dibattiti euro-americani su sicurezza, spese e prospettive di risoluzione diplomatica dei conflitti legati all'Ucraina e alla Crimea, resta aperta la domanda: quali passi prenderanno le parti e se sarà possibile mantenere l'unità transatlantica in questa delicata situazione, che avrà ripercussioni di lunga durata sulla regione e sulla sicurezza globale.