Le nazioni europee si oppongono al riconoscimento dell’annessione della Crimea da parte della Russia e, all’unanimità, sono categoricamente contrarie a qualsiasi passo volto a legittimare ulteriormente il controllo russo sulla penisola

Chas Pravdy - 24 Aprile 2025 12:31

In un contesto di preparazione al prossimo vertice della NATO e di ampio dibattito sulle possibili strategie diplomatiche future, il quotidiano Financial Times riporta che le capitali europee sono fermamente decise a non supportare nessuna iniziativa degli Stati Uniti che possa favorire una legittimazione dell’annessione della Crimea o creare le premesse per la revoca delle sanzioni contro la Russia. Secondo fonti di numerosi governi europei, gli Stati Uniti stanno tentando di spingere avanti con il cosiddetto “road map” per l’Ucraina, proponendo a Kyiv di firmare un accordo contenente condizioni che sarebbero più favorevoli a Mosca. Nel documento si parla del riconoscimento da parte degli USA della sovranità della Russia sulla Crimea ucraina — un passo inaccettabile per l’Europa e che solleva, di fatto, preoccupazioni riguardo a un ulteriore deterioramento del sistema internazionale di diritto e delle regole fondamentali per la convivenza tra Stati. Il quotidiano sottolinea come tali proposte abbiano alimentato un senso di allerta tra gli interlocutori europei, poiché rischiano di minare le meccanismi e la stabilità già consolidati sul continente. A livello di fonti diplomatiche si segnala che funzionari di governi membri dell’Unione Europea insistono sulla impossibilità di autorizzare qualsiasi forma di legittimazione dell’annessione della Crimea, poiché ciò equivarrebbe alla totale distruzione dei principi degli accordi internazionali e delle regole stabilite che garantiscono la pace tra gli Stati. “Crimea e la questione dell’ingresso dell’Ucraina nella NATO sono per noi una linea rossa. Rinunciare a questi principi significherebbe minare la libertà e la sicurezza dell’intero continente”, ha dichiarato uno dei diplomatici. Rappresentanti dell’UE avvertono Washington che i loro paesi non supporteranno categoricamente iniziative di riconoscimento dell’annessione della Crimea, e già si sono avuti richiami diretti: qualunque passo in questa direzione potrebbe seriamente compromettere l’unità e la stabilità dell’alleanza transatlantica. Gli alti funzionari sottolineano che sostenere qualsiasi azione contraria alla posizione ufficiale dell’Europa comporterà un grave conflitto diplomatico all’interno della NATO e potrebbe mettere in discussione il formato stesso di alleanza, operativo da oltre un decennio. Nel frattempo, le discussioni interne alla NATO mostrano che l’attenzione principale si sta concentrando su spese di difesa e sulla capacità dell’Alleanza di affrontare le potenziali sfide, piuttosto che sulla possibilità di un “riprogrammazione” diplomatica del conflitto tra Ucraina e Russia. Tuttavia, gli esperti avvertono che la prospettiva di un ritiro del sostegno degli USA all’Ucraina o di un abbandono totale delle negoziazioni (che prevedano la revoca delle sanzioni e il riconoscimento delle nuove realtà in Crimea) potrebbe provocare una crisi profonda nelle fondamenta stesse della NATO e mettere a rischio la sicurezza europea. Le cerchie diplomatiche mettono in guardia: qualsiasi tentativo degli USA di cambiare rotta su questa questione, incluse richieste di attenuare le sanzioni contro Mosca, provocherà una crisi significativa nell’unità dell’UE e potrebbe portare alla distruzione dei meccanismi delle politiche sanzionatorie che negli ultimi anni hanno contribuito a contenere l’aggressione russa. I rappresentanti europei sono convinti che qualsiasi riconoscimento internazionale della Crimea come territorio russo o la revoca delle sanzioni non siano solo azioni rischiose dal punto di vista diplomatico, ma anche potenziali catalizzatori di ulteriori complicazioni geopolitiche. In vista degli eventi storici delle prossime settimane, nonostante la natura inaspettata di alcune proposte di Washington, i leader europei si impegnano intensamente a mantenere coesa la posizione comune. Al contempo, tuttavia, le divergenze interne e potenziali escalation su questioni come le sanzioni e il supporto futuro all’Ucraina restano problemi irrisolti, potenzialmente capaci di destabilizzare non solo la regione, ma anche i processi di sicurezza globali. Pertanto, l’attuale posizione ufficiale dell’Europa è di rifiutare qualsiasi azione che possa condurre alla legittimazione dell’annessione russa della Crimea, sottolineando che qualsiasi modifica della posizione ufficiale potrà influire non solo sui rapporti con gli Stati Uniti, ma anche rimodellare la mappa della sicurezza regionale, indebolire l’unità istituzionale e mettere in discussione i meccanismi consolidati di deterrenza del conflitto.

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