La Russia considera l’introduzione di truppe di peacekeeping sul territorio ucraino come una potenziale minaccia di terza guerra mondiale, afferma l’ufficiale Mosca

Chas Pravdy - 24 Aprile 2025 14:31

A Kremlin ritengono che il dispiegamento di contingenti militari occidentali in un paese al centro di un conflitto geopolitico possa scatenare un conflitto globale su larga scala con conseguenze devastanti per l'umanità. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha apertamente avvertito i vice e la comunità internazionale su questa questione, osservando che tali azioni sono «assolutamente inaccettabili» per Mosca. Secondo lui, l'introduzione di forze straniere in Ucraina crea un enorme pericolo per la stabilità della sicurezza mondiale, suscitando preoccupazione anche tra gli alleati più stretti di Mosca. Fonti riportano che questa posizione è supportata anche da alti funzionari russi interni. In particolare, il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Sergey Shoygu, ha recentemente dichiarato in una conversazione con i giornalisti dell'agenzia TASS che qualsiasi dispiegamento di peacekeeper nelle cosiddette «territori storici della Russia» potrebbe portare a un conflitto aperto con NATO, aumentando così il rischio di guerra globale. «I politici di buon senso in Europa probabilmente capiscono che la realizzazione di uno scenario del genere potrebbe non solo portare a un'escalation del conflitto, ma anche all'inizio di una Terza guerra mondiale», — ha affermato Shoygu, aggiungendo che sono già in corso attivi preparativi da parte dell’Occidente per una guerra su larga scala contro la Russia. Secondo lui, in Europa si sviluppa una vasta campagna apertamente ostile volta a prepararsi a un confronto militare con Mosca. Si lavora, a quanto si dice, alla creazione di condizioni per un possibile conflitto già nei prossimi 3-5 anni, evidenziando che entro il 2030, i leader e le forze armate europee mirano a raggiungere un alto livello di prontezza per una guerra con la Russia. Tali dichiarazioni sono state fatte in vista di nuove iniziative diplomatiche e militari. Il Ministero degli Esteri ungherese ha riferito che l'Unione Europea sta considerando di inviare consiglieri militari in Ucraina per addestrare le forze armate ucraine. Questo rappresenta un segnale ulteriore che i paesi occidentali intensificano il sostegno militare a Kyiv. In precedenza si era diffusa la notizia che il Regno Unito stesse valutando la possibilità di dispiegare proprie truppe sul territorio ucraino per aiutare nei lavori di ricostruzione e nell'addestramento dell’esercito ucraino. L'obiettivo è di formare rapidamente una squadra combattente pronta a scoraggiare un possibile nuovo attacco russo. Inoltre, compare all'orizzonte un'altra iniziativa – la cosiddetta « coalizione dei decisi», guidata da Francia e Regno Unito. Essa annuncia un piano di organizzare una missione in Ucraina con l’obiettivo di garantire, presumibilmente, un cessate il fuoco — anche se questa idea rimane ancora a livello di discussione e di dichiarazioni molto minacciose. In generale, la situazione intorno all'Ucraina sta acquisendo nuovi ritmi, e la tensione nella regione continua ad aumentare. Kyiv, sullo sfondo di questi giochi geopolitici, resta ancora al centro dell’attenzione dei diplomatici e strategici militari mondiali, che cercano vie d’uscita dalla crisi acuta, mentre Mosca e i suoi alleati invitano il mondo alla prudenza e alla comprensione delle potenziali conseguenze di qualsiasi azione affrettata.

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