In questa fase inizia in Ternopil la ricognizione dei resti di cittadini polacchi, i cui nomi sono rimasti sconosciuti da oltre settant’anni

Chas Pravdy - 24 Aprile 2025 11:34

Questo evento rappresenta una nuova tappa nella ricerca della giustizia e della riconciliazione tra Ucraina e Polonia, poiché si tratta di una tragedia che, con profondo dolore, ha unito le due nazioni e allo stesso tempo è diventata oggetto di lunghe discussioni storico-politiche. Il 24 aprile, nella zona del villaggio scomparso di Puzhniki, in Ternopil, sono iniziate le operazioni di esumazione dei corpi di cittadini polacchi morti nel 1945, alla fine della Seconda guerra mondiale. Questa importante notizia è riportata dall’agenzia d’informazione polacca “European Truth”, citando la stazione radio RMF FM. La regione di Ternopil, dove si svolge questa operazione, era precedentemente teatro di conflitti sanguinosi e fosse comuni di massa, e ora rinasce il processo di chiarimento della verità. A questa vasta attività partecipano ricercatori polacco-ucraini, che agiscono come testimoni di riconciliazione e nella ricerca di una risposta legittima e dignitosa ai crimini passati. Nel team ci sono medici legali, archeologi, genetisti e antropologi — professionisti che lavorano per identificare le persone uccise e restituire loro un dignitoso funerale alle famiglie. I polacchi rappresentano il Fondo “Libertà e Democrazia”, mentre la parte ucraina ha coinvolto esperti del Centro della Memoria Nazionale, dell’Università Nazionale di Pomerania e partner di un’organizzazione non governativa ucraina, “Vollynskie Starozhytnosti”. Prima dell’inizio dei lavori, il Segretario di Stato polacco Maciej Wrubel ha rilasciato una dichiarazione emotiva che, allo stesso tempo, riflette l’essenza di questo laborioso processo: “A Puzhniki sono morti cittadini polacchi, le cui identità sono già state stabilite. Vogliamo trovare tutti coloro che sono diventati vittime di quella tragica notte del 1945, e condurre un funerale dignitoso che diventi simbolo di memoria e rispetto. Le famiglie, che attendono questa notizia da molti anni, partecipano anche al processo fornendo materiale genetico per il confronto. Questa è una nostra responsabilità e onore — chiudere questa pagina della storia”. Secondo le stime preliminari, durante la Seconda guerra mondiale, tra intense battaglie e conflitti, a Puzhniki furono uccisi circa 80 cittadini polacchi. Il numero esatto delle vittime rimane oggetto di studio, tuttavia, considerando il contesto storico e le testimonianze degli eyewitness, si può affermare con certezza che si tratta di una tragedia su larga scala. Inoltre, va sottolineato che la posizione del sito di esumazione in una fitta foresta crea alcune difficoltà: il trasporto di attrezzature specializzate con veicoli pesanti non è stato facile, soprattutto considerando le condizioni meteorologiche attuali. Tuttavia, questa mattina, grazie alla luce solare e al tempo sereno, i lavori hanno ripreso un ritmo più favorevole. Questo processo storico si svolge nel contesto di intense discussioni politiche e diplomatiche, protrattesi per anni tra Ucraina e Polonia. La questione delle operazioni di ricerca ed esumazione è diventata uno dei temi più controversi e sensibili nelle relazioni bilaterali. Tra il 2015 e il 2017, in Polonia furono segnalati atti di distruzione di monumenti ucraini, suscitando vasta risonanza e alimentando preoccupazioni storiche. In Ucraina, in risposta, furono introdotti cosiddetti moratori sulle attività di ricerca dei resti delle vittime polacche, uccise durante la Seconda guerra mondiale dai membri dell’UPA. Ciò ha generato lunghi conflitti e divergenze, esasperando la crisi di fiducia tra i due paesi. In tempi più recenti, con il mutare della situazione politica e sotto la guida del nuovo governo in Polonia, incluso il governo di Donald Tusk, è stata presa la decisione di riprendere le attività di ricerca e indagine. A Varsavia sono state avanzate anche ipotesi sul fatto che la risoluzione dei conflitti storici e la volontà di trovare un accordo su questa questione potrebbero diventare uno dei prerequisiti per l’ingresso futuro dell’Ucraina nell’Unione Europea. Ciò ha reso la questione dell’esumazione ancora più attuale sul piano diplomatico. A gennaio di quest’anno si è saputo che il Fondo “Libertà e Democrazia”, che due anni prima aveva individuato il luogo di sepoltura di Puzhniki, aveva ottenuto le autorizzazioni delle autorità ucraine per procedere con le operazioni di esumazione e successive indagini. Questa informazione seguì la dichiarazione delle autorità politiche polacche circa un significativo progresso nella ricerca della verità sulla tragedia di Volinia. L’apertura di questa nuova pagina nella storia condivisa tra i due paesi sottolinea l’importanza di organizzare tali progetti umanitari e di restituire giustizia storica. In generale, le attuali operazioni di esumazione a Puzhniki rappresentano un passo verso il superamento del passato conflitto, il ripristino della fiducia e la ricerca di comprensione tra Ucraina e Polonia. È un processo complesso, ma necessario, che ricorda il prezzo della guerra, la tragedia delle vite umane e il ruolo della memoria nella guarigione di tutta la nazione. La scoperta delle identità delle vittime non solo contribuirà alla verità storica, ma anche alla possibilità di un degno omaggio a coloro che non sono tornati a casa dopo la terribile notte del 1945.

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