Il Primo Ministro del Regno Unito, Rishi Sunak, ha reagito duramente al missile sulla Kiev, sottolineando che si tratta di una chiara e urgente conferma di chi sia realmente dietro questo atto di aggressione
Nella sua dichiarazione ufficiale, diffusa dalla rete informativa Sky News, Sunak ha affermato che questo mortale bombardamento della capitale ucraina rappresenta un invito al mondo intero a ricordare qual è il vero aggressore in questa guerra — la Russia. Secondo lui, tale comportamento del Cremlino dimostra la loro politica spietata e aggressiva, volta a distruggere la sovranità ucraina e la stabilità della regione. Durante la conferenza stampa, rispondendo alle domande dei giornalisti riguardo alle possibili conseguenze di questo attacco per i futuri negoziati di pace, il Premier Sunak ha chiaramente sottolineato: «Questo attacco è un forte promemoria che la responsabilità delle azioni sul campo di battaglia ricade proprio sulla Russia.» Ha aggiunto che, per raggiungere la pace, la Russia deve accettare un cessate il fuoco irrevocabile. A suo avviso, il modo più efficace per stabilizzare la situazione e uscire dalla crisi è un cessate il fuoco incondizionato e stabile. Inoltre, il leader britannico ha evidenziato che le negoziazioni di oggi, che si svolgono a Londra questa settimana, mostrano segnali incoraggianti di progresso. Secondo lui, le parti stanno facendo «progressi decisi» e si stanno muovendo verso un cessate il fuoco «più stabile e incondizionato». Questo, secondo Sunak, rappresenta un passo fondamentale per stabilire la pace e la sicurezza nella regione, e per mettere fine alla guerra che dura da molti mesi e che provoca enormi danni all’Ucraina. In generale, la reazione del Primo Ministro del Regno Unito sottolinea con fermezza che in questa guerra c’è un colpevole inequivocabile — la Russia — e che la pace e la sicurezza dipendono chiaramente dalla sua politica e dalle sue azioni. Allo stesso tempo, egli evidenzia l’importanza degli sforzi diplomatici e dei passi urgenti necessari per concludere il conflitto e prevenire un’ulteriore escalation.