Il Ministro degli Affari Esteri della Lettonia, Baiba Braže, ha definito il presidente russo Vladimir Putin «il macellaio di Mosca» in relazione all’ampio attacco missilistico condotto durante la notte contro il territorio ucraino

Ha condannato duramente queste azioni, sottolineando che rappresentano una chiara prova delle intenzioni della leadership russa di non cercare la pace, ma di proseguire con l'aggressione. Nella sua dichiarazione pubblica, pubblicata sui social network X (ex Twitter), Braže ha affermato: «Solo la forza può fermare il conflitto. La Russia deve essere costretta alla pace rafforzando la capacità dell'Ucraina di difendersi. L'attacco massiccio odierno contro la popolazione civile in Ucraina dimostra ancora una volta che il macellaio di Mosca desidera la guerra e non ha intenzione di fare compromessi. Finora non si vede alcun segnale di ricerca della pace.» Ha aggiunto che solo la forza può costringere la Russia a desistere dall'aggressione e che gli ucraini devono ricevere tutti gli strumenti necessari per difendersi efficacemente. «Solo mostrando la forza si può raggiungere la pace», ha sottolineato la ministra lettone. Questa dichiarazione è arrivata in un contesto di un altro feroce attacco da parte delle truppe russe, che ha causato la morte di almeno nove persone a Kiev e diverse altre a Kharkiv. Secondo le autorità locali, i danni nella capitale sono diffusi, i lavori di salvataggio e di rimozione delle macerie continuano. Oltre 70 persone sono rimaste ferite, molte in condizioni gravi. Attualmente, vengono impiegate tutte le risorse disponibili per fornire assistenza alle persone colpite e per le operazioni di indagine. Ricordiamo anche che la presidente della Moldova, Maia Sandu, ha sottolineato nella sua dichiarazione che questo attacco notturno dimostra le vere intenzioni della Russia: il suo obiettivo non è fermare la guerra, ma intensificarla. Secondo Sandu, solo una resistenza ferma e decisa, la capacità di opporsi all'aggressione russa con la forza, possono fermare l'aggressore. Il capo del Ministero degli Esteri dell'Ucraina, Andriy Zubitsky, ha evidenziato durante un briefing che per porre fine alla guerra è necessario fare pressione su Mosca, non su Kiev. Ha invitato la comunità internazionale a intensificare il sostegno all'Ucraina per rafforzare la sua capacità di difendersi e far capire alla leadership russa che la guerra deve finire. Questo attacco notturno è un ulteriore doloroso promemoria dell'entità dei danni e delle perdite umane causate dall'aggressione russa. Nei luoghi colpiti, continuano le operazioni di soccorso e le attività delle forze di emergenza locali. La situazione resta tesa, e la comunità internazionale invita all’unità e a fornire il massimo supporto all’Ucraina nella sua lotta per la sovranità e la sicurezza.