Dopo l’ultimo grande attacco missilistico della Russia contro l’Ucraina, i leader mondiali hanno nuovamente ricordato chi è il vero responsabile della guerra distruttiva che dura ormai più di un anno

Chas Pravdy - 24 Aprile 2025 17:28

In questa crisi, ha espresso una posizione particolare il presidente francese Emmanuel Macron, sottolineando che l’attacco principale e l’aggressione hanno un obiettivo preciso — la Russia, e che l’ira degli Stati Uniti deve essere diretta esclusivamente contro Vladimir Putin. In prossimità del massiccio attacco missilistico contro il territorio ucraino, il leader francese è intervenuto con una dichiarazione severa, invitando la comunità internazionale a non dimenticare il vero responsabile della guerra. Secondo Macron, in questa situazione la responsabilità ricade unicamente su un Paese — la Russia — e proprio essa va considerata come la fonte dell’aggressione. Ha insistito sul fatto che "la rabbia degli Stati Uniti deve essere indirizzata soltanto a una persona — il presidente russo Vladimir Putin". Macron ha evidenziato che la posizione della Francia rispetto alla guerra rimane invariata. Ha affermato che Parigi continuerà a difendere con coerenza i principi di sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina, rispettando il diritto internazionale e puntando ancora alla pace e alla stabilità sul territorio ucraino. "Sosteniamo categoricamente il diritto del popolo ucraino di vivere in uno Stato indipendente e di difendere i propri confini, che sono riconosciuti dalla comunità internazionale", ha osservato il presidente francese. Tuttavia, Macron ha invocato Vladimir Putin a smettere di diffondere menzogne e creare illusioni di pace, mentre in realtà le truppe russe continuano a bombardare città ucraine, ad uccidere civili innocenti e a distruggere infrastrutture. "Dice di volere la pace, ma allo stesso tempo bombarda e distrugge persone. Se davvero desidera la pace, basta soltanto dire ‘sì’, e avremo una cessazione del fuoco." Nella notte tra il 24 e il 25 aprile, l’Ucraina è di nuovo stata colpita, con 215 missili di vari tipi e droni lanciati sul suo territorio. Il principale attacco è stato condotto su Kiev, mentre le forze di difesa ucraine, promettendo di proteggere i cittadini, sono riuscite a abbattere oltre un centinaio di bersagli nemici. Secondo le ultime notizie, il sistema di difesa aerea ucraino ha abbattuto 112 dei 215 missili e droni, dimostrando tensione e preparazione a nuove escalation. Il ministro degli Esteri ucraino Andrij Yermak, commentando l’attacco notturno, ha sottolineato che per fermare la guerra bisogna fare pressione proprio su Mosca, e non su Kiev. Ha evidenziato l’importanza di concentrarsi su chi è il vero iniziatore e principale aggressore. Nel frattempo, nel panorama politico mondiale continuano le chiamate a una soluzione diplomatica del conflitto. In particolare, ha spiccato l’ex presidente e ora uno dei principali critici della politica statunitense, Donald Trump. Dopo l’attacco notturno, ha rilasciato una dichiarazione in cui invitava Vladimir Putin a "fermare" e a mettere fine al massacro in Ucraina. Di fronte a questa tensione e agli attacchi incessanti, i governi occidentali continuano a cercare vie per stabilizzare la situazione e ridurre il livello di spargimento di sangue. Tuttavia, il principale risultato evidente è questa: il principale colpevole della guerra attuale è Mosca, e il mondo intero esorta all’unità e a decisioni risolute per difendere l’indipendenza dell’Ucraina e riconquistare la pace sul suo territorio.

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