L’Unione Europea annuncia progressi significativi nel processo di preparazione dell’Ucraina all’adesione a pieno titolo — lo screening degli aspetti chiave della conformità della legislazione ucraina agli standard europei è già a metà del percorso

Chas Pravdy - 23 Aprile 2025 17:42

Questo rappresenta un traguardo importante per il nostro paese, che negli ultimi anni ha dimostrato un impegno costante nelle riforme e nelle ambizioni di integrazione europea, nonostante la guerra in corso e le numerose sfide. Come ha sottolineato il portavoce della Commissione Europea, Guillaume Mersch, nel quadro del processo viene condotto uno studio approfondito sulla conformità della legislazione e delle pratiche ucraine rispetto ai vari aspetti degli standard europei. Finora, è stato completato lo screening nel cluster più importante — "Questioni fondamentali" o "Fondamenti". Questo rapporto, che riflette la conformità delle normative ucraine e delle basi istituzionali ai principi di riferimento, è stato trasmesso al Consiglio dell’UE il 16 gennaio 2025. Parallelamente prosegue il lavoro sugli altri cluster. In particolare, entro la fine di giugno 2025 sono previsti i rapporti relativi al mercato interno e ai rapporti esterni. Altri tre studi chiave — riguardanti gli aspetti umanitari, economici e giuridici, nonché le questioni relative ai diritti umani e alla democrazia — devono essere completati e trasmessi al Consiglio dell’UE entro la fine del 2025 durante la presidenza danese. Mersch evidenzia che questo processo — il più rapido nella storia dell’UE — dimostra che "l’Ucraina dimostra un impegno straordinario nelle riforme, nonostante la guerra in corso. Si parla già di oltre il 50% del lavoro completato, e tutti gli sforzi sono rivolti a concludere il processo nell’autunno del 2025". Aggiunge inoltre che la decisione finale sull’avvio delle negoziazioni del cluster "Fondamenti", così come degli altri, dipenderà dal Consiglio dell’UE. Particolarmente complesso rimane il problema del blocco da parte dell’Ungheria, che si oppone ancora all’apertura del cluster negoziale 1. Victor Orban ha espresso pubblicamente la sua posizione, opponendosi a una rapida adesione dell’Ucraina all’Unione Europea. Tuttavia, la Commissione Europea non fa marcia indietro e invita al dialogo e alla ricerca di soluzioni di compromesso. Mersch sottolinea che "la Commissione, insieme alla Polonia, che attualmente presiede l’UE, lavora attivamente per trovare vie per superare le divergenze". Aggiunge che "sono già in corso negoziati tra Ucraina e Ungheria riguardo ai diritti della minoranza ungherese in Ucraina, e tutti i soggetti coinvolti devono mostrare buona volontà per raggiungere un accordo". Per quanto riguarda le fasi successive, il processo di screening degli altri cluster procede parallelamente. Secondo Mersch, è stato già completato il lavoro su metà dei cluster, i cui rapporti sono stati o saranno consegnati al Consiglio dell’UE secondo il piano. In particolare, il cluster 1 è stato ricevuto a gennaio 2025, mentre altri — tra cui i cluster 2 e 6 — nel periodo della presidenza polacca fino a fine giugno. Per gli altri cluster, è previsto di completare lo screening e trasmettere i risultati entro la fine del 2025 durante la presidenza danese. Il punto cruciale sono i tempi. Considerando la rapidità del processo attuale, la Commissione Europea è convinta che tutta la procedura possa essere completata già quest’anno, a condizione di un'approvazione positiva da parte dei paesi europei. Ciò aprirebbe la strada all’avvio negoziati per l’adesione dell’Ucraina nel prossimo futuro e impedirebbe il prolungarsi del processo. Ricordiamo che, in ambito delle ambizioni di integrazione europea dell’Ucraina, cresce la competizione con la Moldova, che entro maggio 2025 prevede di completare lo screening di 4 su 6 cluster e di avviare ufficialmente le negoziazioni prima dell’Ucraina. Allo stesso tempo, il principale ostacolo per il nostro paese rimane la situazione politica — in particolare, il blocco prolungato da parte dell’Ungheria. Victor Orban ha già espresso ufficialmente la sua posizione, opponendosi a un’adesione rapida dell’Ucraina e giustificando la sua posizione con la mancata realizzazione di alcune condizioni e la tutela dei propri interessi. Nonostante le difficoltà, le istituzioni europee rimangono ottimiste. Lo screening rappresenta non solo una fase fondamentale per garantire la conformità dell’Ucraina agli standard europei, ma anche una dimostrazione della volontà politica e della capacità del nostro paese di attuare riforme importanti. Se la cooperazione tra Ucraina, UE e gli stati membri continuerà a questo ritmo dinamico, le prospettive di avvio dei negoziati e di presentare la domanda di adesione potrebbero concretizzarsi già nel prossimo futuro, segnando un passo importante nel percorso di integrazione europea dell’Ucraina.

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