In regione di Kharkiv, il tribunale ha emesso una sentenza attesa da tempo nei confronti di un assistente macchinista di 42 anni, condannato a 15 anni di reclusione per tradimento dello stato e divulgazione di dati relativi agli spostamenti dei treni militari ucraini, trasmessi tramite un chatbot dell’intelligence militare russa

Chas Pravdy - 23 Aprile 2025 15:31

Questa rappresenta una delle operazioni di arresto più clamorose nel contesto del controspionaggio condotto dai servizi segreti ucraini nel 2024, evidenziando la portata e la serietà delle sfide affrontate dal paese nella lotta contro l'aggressione russa. Come stabilito dal Servizio di Sicurezza dell'Ucraina, il fermato, un residente della filiale regionale di "Ukrzaliznytsia" nella regione di Kharkiv, coinvolto in collaborazioni con l'intelligence russa, agiva come un "fuggi-segreti" interno, fornendo informazioni riservate. Secondo le indagini, l'uomo era stato reclutato da un agente di riserva del 78º centro di intelligence del Main Intelligence Directorate della Russia, che tramite un suo subordinato ha ottenuto accesso a dati militari di valore. La vittima del reclutamento russo è stato proprio l'assistente macchinista, che, trovandosi nella cabina del locomotore, registrava direttamente le rotte dei convogli militari di trasporto, passanti attraverso le regioni di Kharkiv e Sumy. Questi dati venivano successivamente inviati al chatbot dei servizi speciali russi, usato per tracciare la logistica militare dell'Ucraina. Inoltre, durante le missioni, il malintenzionato raccoglieva informazioni su rafforzamenti, fortificazioni e punti di comando delle forze armate ucraine, creando una potenziale minaccia alla sicurezza nazionale e rischiando di causare perdite nelle operazioni di combattimento. Un particolare allarme è suscitato dal fatto che l’individuo ha pubblicamente negato l’aggressione russa sui social media, testimonianza di un coinvolgimento ideologico e supporto alle azioni di occupazione del Cremlino. Nell’estate del 2024, i controspioni hanno arrestato un agente nella regione di Sumy mentre cercava di trasmettere un nuovo carico di dati di intelligence, confermando ancora una volta l’attività dei servizi russi sul territorio ucraino. Dopo aver ascoltato tutte le prove, il tribunale ha ritenuto l’imputato colpevole di tradimento dello stato e diffusione illegale di informazioni segrete relative agli spostamenti delle formazioni militari. Considerata la gravità del reato, la corte gli ha comminato una pena di 15 anni di reclusione con confisca dei beni. Questo severo verdetto dimostra la fermezza delle autorità ucraine nella lotta contro spionaggio e tradimento, sottolineando la volontà di agire preventivamente contro ogni manifestazione di slealtà che minaccia le capacità difensive del paese. Questo episodio rappresenta un ulteriore monito a tutti i cittadini circa i pericoli rappresentati dal tradimento e dai piani malvagi del nemico. l’Ucraina rimane costantemente pronta a combattere tali minacce, rafforzando le misure di sicurezza e coinvolgendo i cittadini nella difesa della propria sovranità contro nemici interni ed esterni.

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