In Mol’ovska regione sono ancora risuonate allerte e sono avvenuti nuovi bombardamenti: nella notte del 23 aprile, il territorio della regione è stato attaccato da un numero record di droni, causando gravi conseguenze per la popolazione locale e l’infrastruttura

Secondo i dati ufficiali, a Poltava sono stati sganciati ben 13 droni kamikaze controllati, alcuni dei quali sono stati abbattuti con successo dalle forze di difesa aerea della regione. Tuttavia, i detriti e i colpi diretti hanno provocato danni e feriti tra i residenti locali. Come ha riferito su Telegram il commissario ad interim della Oblast di Poltava, Volodymyr Kogut, proprio in quel momento la città è stata colpita da un attacco massiccio di droni. Secondo le sue parole: «Nella notte, sulla città sono stati sganciati 13 droni offensivi. Quattro di essi sono stati abbattuti dalle forze e dai mezzi di difesa aerea. A causa della caduta di detriti e dei colpi diretti, si sono verificati danni agli oggetti di infrastruttura e la distruzione di edifici. In seguito all’attacco, sei residenti sono rimasti feriti, di cui tre hanno rifiutato il ricovero ospedaliero, gli altri sono stati portati in strutture mediche. Una persona ha riportato ferite gravi e necessita di ulteriori cure», ha precisato. Tutte le autorità necessarie sono sul posto — vigili del fuoco, polizia, medici e specialisti per la valutazione dei danni. Le foto e i video condivisi sui social media mostrano l’entità delle conseguenze: case private distrutte, edifici residenziali danneggiati, uffici e veicoli danneggiati. Nel distretto di Podilskyi sono state avviate operazioni di emergenza — una casa privata residenziale è stata distrutta, alcuni edifici multipiano sono stati danneggiati, tra cui anche alcuni magazzini di due imprese locali. Alcuni veicoli sono stati danneggiati, principalmente nel distretto di Shevchenkivskyi, dove sono state riportate perdite anche a due edifici uffici e ad altri palazzi residenziali e veicoli. Va sottolineato che questa non è stata la prima attacco nella regione negli ultimi mesi. Precedentemente, giornalisti ucraini e fonti locali avevano riferito di un massiccio attacco di "shahids" su Poltava, che ha causato interruzioni di corrente e aumentato la tensione tra la popolazione. Secondo Volodymyr Kogut, questo attacco rappresenta un’ulteriore conferma del fatto che le forze russe utilizzano molto attivamente droni kamikaze per attaccare infrastrutture civili e quartieri residenziali. Questa volta, almeno tre civili sono rimasti feriti — e, secondo le prime informazioni, alcuni edifici residenziali e infrastrutture della regione hanno subito danni. Al momento, tutti i servizi operano in modalità rafforzata per eliminare rapidamente le conseguenze dell’attacco e fornire assistenza alle vittime. Le autorità locali invitano la popolazione a mantenere la calma e a seguire le raccomandazioni di sicurezza durante le allerte. La Poltava ancora una volta ha affrontato un’azione aggressiva, mascherata da una continua attività militare russa, che cerca di seminare paura e distruzione nei cuori delle comunità pacifiche. Restiamo uniti — e supportiamoci a vicenda in questi momenti difficili.