Nella direzione di Kup’ansk, le forze armate ucraine hanno ottenuto una vittoria significativa, riuscendo a catturare un gruppo di soldati russi di fanteria che tentava di consolidarsi nella zona di responsabilità dei difensori ucraini
La notizia di questa operazione di successo è stata confermata dal comandante della Guardia Nazionale dell’Ucraina, Oleksandr Pivnenko, che ha sottolineato che i combattenti del 2° battaglione della 15ª brigata speciale della Guardia Nazionale "Kara-Dag" hanno agito rapidamente e con determinazione. Secondo Pivnenko, l’arresto è avvenuto grazie agli sforzi di intelligence, che ha identificato in anticipo la posizione del gruppo nemico utilizzando droni. Questi velivoli senza pilota hanno fornito informazioni precise, che hanno permesso ai combattenti ucraini di valutare correttamente la situazione e prepararsi all’operazione. I occupanti, vedendo che la loro posizione era stata scoperta e desiderando evitare il rischio di perdere vite umane, si sono arresi volontariamente. Ciò dimostra il livello di preparazione e disciplina delle forze di difesa ucraine, nonché l’efficacia delle moderne tecnologie di intelligence sul campo di battaglia. Va notato che questa sconfitta dei russi si aggiunge a una serie di successi delle forze ucraine nel contesto di una battaglia sistematica nell’est del Paese. Secondo le comunicazioni delle forze ucraine, ancora qualche giorno fa, il 21 aprile, i paracadutisti ucraini insieme a unità alleate hanno ottenuto un’importante vittoria, catturando nove militari russi nel Kursk. Questi eventi testimoniano l’alto livello di preparazione delle forze ucraine e rafforzano la loro capacità combativa nella lotta contro le truppe di occupazione. Nessuna operazione sul fronte passa inosservata agli occhi degli analisti ucraini e del pubblico, poiché ogni vittoria aumenta la fiducia nella capacità dell’Ucraina di difendere la propria terra e di fermare il nemico. Allo stesso tempo, i difensori ucraini ribadiscono che le ostilità continuano e che ogni giorno avvicina il Paese alla fine della guerra su larga scala con la Russia, riportando pace e stabilità nella regione.