L’Unione Europea constata ritmi estremamente elevati nei progressi dell’Ucraina verso l’integrazione europea, caratterizzando questo processo come “una velocità mai vista” nella storia moderna dell’allargamento dell’Unione Europea
Tale valutazione è stata pronunciata dal portavoce della Commissione Europea, Guillaume Merle, durante un briefing a Bruxelles il 22 aprile, rispondendo alle domande dei giornalisti di “European Pravda”. Secondo il rappresentante della Commissione, il percorso ucraino verso l’adesione alla più influente comunità politica ed economica d’Europa è caratterizzato da un ritmo vicino all’assoluto, anche rispetto alle scale dell’Unione Europea. “Il processo di screening della legislazione ucraina, cioè l’insieme delle verifiche sulla conformità delle norme e degli atti normativi alle norme e agli standard dell’UE, procede con una velocità unica,” ha sottolineato Merle. Egli ha precisato che questa fase è tra le più importanti nel corso del negoziato e si conclude nell’ambito della preparazione per l’apertura dei cluster negoziali completi per l’Ucraina. A differenza delle fasi precedenti di allargamento, che duravano anni, gli attuali ritmi suscitano entusiasmo e dimostrano un alto livello di cooperazione tra esperti ucraini ed europei. Il capo della Commissione Europea ha menzionato un dialogo attivo e una stretta collaborazione con le autorità ucraine per garantire il passaggio più rapido ed efficace di questa tappa. Si prevede che l’analisi e l’elaborazione della legislazione ucraina nel quadro dello screening si concludano entro l’autunno di quest’anno, consentendo così di passare alla fase successiva fondamentale — l’apertura dei primi cluster nell’ambito del negoziato. Il portavoce della Commissione ha confermato che l’Ucraina soddisfa già tutte le condizioni per l’apertura del primo — chiamato cluster “Fondamentali”, tuttavia, la decisione finale dipende dall’accordo di tutti i 27 Stati membri dell’Unione Europea. Al momento, la questione dell’apertura del cluster rimane bloccata a causa di ostacoli politici, in particolare da parte dell’Ungheria, che richiede di tenere in considerazione condizioni speciali riguardo ai diritti della minoranza ungherese nel territorio del Transcarpato. Merle ha aggiunto che tali questioni sono attualmente oggetto di discussione nel Consiglio dell’UE e che sono in corso consultazioni con tutte le parti interessate. “Supportiamo attivamente l’Ucraina in tutte le aree: tecnica, politica e finanziaria,” ha affermato il rappresentante della Commissione. Egli ha assicurato che l’Europa lavora costantemente affinché il processo di avvicinamento dell’Ucraina all’UE sia il più rapido ed efficace possibile, sottolineando comunque che la decisione finale sull’apertura del cluster dipende dalla volontà politica degli Stati membri. In precedenza, il premier ucraino Denys Shmyhal aveva dichiarato che l’Ucraina attualmente dimostra il avanzamento più rapido non solo tra i paesi desiderosi di diventare membri dell’UE, ma nella storia stessa dell’allargamento del blocco. Ha evidenziato che questa rapida progressione dello status ucraino suscita il sostegno di tutti, tranne di coloro che volutamente ritardano il processo per motivi politici. Grazie a questa dinamica, a febbraio 2025 l’Ungheria, una delle principali ostacoli all’integrazione ucraina, ha ufficialmente bloccato l’apertura del primo cluster negoziale e ha dichiarato che non revoca il blocco finché non verranno effettuate cosiddette “consultazioni” con il popolo sul percorso europeo dell’Ucraina. Tuttavia, queste consultazioni, accompagnate da manipolazioni e fattori distorti da parte del governo ungherese, dovrebbero terminare entro la fine di giugno, e tutte le divergenze vengono formalizzate sotto copertura politica, complicando ulteriormente la già tesa procedura. Dunque, il processo di avanzamento dell’Ucraina verso l’UE riceve sempre più conferme in termini di rapidi ritmi nell’adempimento degli standard interni e degli sforzi diplomatici, ma resta soggetto a fattori politici che potrebbero complicare le fasi finali. Le autorità del paese mirano a raggiungere un progresso il più rapido possibile nell’ambito della creazione delle condizioni per l’apertura dei cluster negoziali e l’ottenimento della piena adesione, aspettativa condivisa sia in Ucraina che in Europa.