Intervista sulla proposta di pace di Trump: i media rivelano i dettagli di un possibile piano per un cessate il fuoco sul fronte ucraino

Chas Pravdy - 22 Aprile 2025 10:35

I media occidentali hanno pubblicato i primi dettagli riguardo alla cosiddetta iniziativa di pace, che si dice sia proposta dall'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump per concludere il conflitto sul fronte ucraino. Secondo una fonte affidabile del quotidiano The New York Post, questo piano prevede la creazione di una nuova commissione congiunta incaricata di monitorare il rispetto del cessate il fuoco. I membri di questa struttura saranno rappresentanti di Ucraina e Russia, oltre a un paese non membro della NATO che potrebbe fungere da mediatore nel processo. Una fonte appartenente ai vertici dell'amministrazione Trump, citando ambienti informati, riferisce che i dettagli degli accordi non sono ancora definiti, ma tra i possibili punti figurano il dispiegamento sul territorio ucraino di forze di sicurezza europee, che potrebbe rappresentare un'importante garanzia di sicurezza per Kiev nel caso di un accordo sulla cessazione della guerra. Uno dei nodi principali riguarda la formazione di cosiddette "forze di resilienza" — un'unità speciale delle forze di sicurezza, definita dall’amministrazione come garanzia di stabilità e sicurezza necessarie per il funzionamento stabile dell’Ucraina nel periodo post-bellico. Si tratta di una sorta di "premessa" per garantire la fiducia tra le parti e ridurre le tensioni nel conflitto. Un’altra idea riguarda la creazione di una missione di peacekeeping composta da rappresentanti di tre parti: Russia, Ucraina e un altro paese non membro della NATO. L’obiettivo di questa missione è monitorare l’osservanza del cessate il fuoco e la situazione lungo la linea del fronte, assicurando che entrambe le parti abbiano deposto le armi e rispettino i termini di un eventuale armistizio. Secondo fonti, gli Stati Uniti potrebbero unirsi a questa iniziativa, ma non in qualità di comandanti militari sul campo — la loro partecipazione potrebbe limitarsi a supporto finanziario e assistenza consulenziale, senza dispiegare propri elementi militari. Va inoltre evidenziato che in questo possibile scenario potrebbe essere riconosciuto un temporaneo o di fatto trasferimento della Crimea alla Russia, una mossa che avrebbe un’eco significativa in ambito diplomático. Il Wall Street Journal ha riferito che la proposta di Trump potrebbe prevedere tale riconoscimento, sebbene finora non siano emerse conferme ufficiali da parte delle autorità americane. Un alto funzionario dell’amministrazione dell’ex presidente ha anche dichiarato che, durante i negoziati della settimana scorsa, la delegazione ucraina era maggiormente preoccupata per la questione della "parte terrestre" dell’accordo — cioè il riconoscimento delle aree occupate dalla Russia come parte della Russia stessa, un punto estremamente sensibile per Kiev. Secondo fonti, Kiev sembra essere disposta a compromessi e anche a concessioni, ad esempio rinunciando al 20% del proprio territorio, che Kiev considera temporaneamente occupato, se ciò permette di ottenere un riconoscimento de facto di tali territori da parte della Russia. Tuttavia, questa posizione suscita forti critiche e incomprensioni tra politici e società ucraina, poiché il ritorno sulla sovranità di queste regioni occupate rimane una priorità assoluta per Kiev. Ricordiamo che Trump aveva promesso questa primavera che entro il 20 aprile la Russia avrebbe fornito una risposta riguardo alle proposte di cessate il fuoco. La situazione si complicava dal fatto che già il 19 aprile il quotidiano The New York Post, citando fonti dell’amministrazione, riferiva che il ministro della Difesa americano, Lloyd Austin, aveva informato i dirigenti americani che Kiev sostiene l’iniziativa di pace — probabilmente con il supporto del 90%. Era previsto che già dal 21 aprile a Londra si prendesse una decisione riguardo a un possibile cessate il fuoco, un segnale positivo per tutte le parti coinvolte. Nel frattempo, il presidente Donald Trump ha annunciato che nelle prossime settimane comunicherà i dettagli del suo piano per risolvere il conflitto in Ucraina. La data importante sarà il 23 aprile, quando a Londra si terrà un incontro cruciale con la partecipazione degli Stati Uniti, dell’Ucraina e degli alleati europei. È previsto che in questa delegazione ci siano i rappresentanti delle strutture governative ucraine, tra cui: il capo dell’Ufficio del Presidente Andriy Yermak, il comandante delle forze armate Rustem Umerov, il ministro degli Esteri Andriy Sybia e il vice capo dell’Ufficio Pavlo Paliha. La preparazione a questo incontro ha già suscitato molte attese e ipotesi sul futuro sviluppo degli eventi. È importante evidenziare che qualsiasi scenario dipende da molti fattori, tra cui quelli interni alla politica e diplomatici. Tuttavia, tutte le parti sembrano desiderose di trovare un compromesso e di porre fine alle ostilità che durano da oltre un anno. Mentre le trattative diplomatiche proseguono freneticamente, la società ucraina osserva con trepidazione le notizie, che potrebbero decidere il futuro dello stato. Le speranze di pace e stabilità, da un lato, e la paura di concessioni che possano compromettere la sovranità, dall’altro, sono al centro di accese discussioni e previsioni. Tuttavia, nessuna decisione ufficiale è ancora stata presa; il tempo dirà se sarà possibile trovare quel giusto equilibrio, in grado di fermare il sanguinoso conflitto e gettare le basi per una pace duratura.

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