In Ungheria, Viktor Orbán ha espressamente dichiarato la sua posizione sul futuro dell’Ucraina nell’Unione Europea, votando contro il suo adesione durante un sondaggio nazionale da lui organizzato

Questa mossa ha suscitato una notevole risonanza nei circoli diplomatici e politici dell'Unione Europea, poiché in questo modo il premier del paese ha ufficialmente espresso la contrarietà alla strategia di Bruxelles riguardante l'ampliamento dell'UE e non ha nascosto le sue intenzioni. Orbán ha condiviso questa iniziativa pubblica sulla sua pagina ufficiale Facebook, mostrando come ha votato personalmente. Nelle fotografie pubblicate si può vedere che ha segnato il voto "contrario" nel riquadro del colpo di uno scrutinio riguardante il sostegno all'adesione dell'Ucraina all'Unione Europea. Allo stesso tempo, il politico ha espresso una dura critica nei confronti di Bruxelles e del partito ungherese "Tisza", oppositore di Orbán, affermando che «Bruxelles e il partito "Tisza" supportano l’ingresso dell’Ucraina nell’UE. Questo risucchierà l’economia ungherese. Non permetteremo loro di decidere il nostro futuro alle nostre spalle». Le origini di questa iniziativa risalgono con certezza a molto tempo fa. Il 5 marzo, il primo ministro ungherese ha annunciato l’avvio di un sondaggio tra i cittadini da lui promosso riguardo al sostegno o alla controindicazione all’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea. La distribuzione delle schede per il consulto nazionale è cominciata il 19 aprile, e quasi tutti gli ungheresi hanno avuto la possibilità di votare. È importante sottolineare che nelle istruzioni pertinenti si consigliava chiaramente di votare "contro" l’adesione dell’Ucraina all’UE, il che ha ulteriormente alimentato la tensione nei circoli politici europei. La reazione a questa iniziativa non si è fatta attendere. Il ministro degli Esteri polacco, Radosław Sikorski, ha commentato in modo sarcastico l’iniziativa di Orbán, sottolineando la sua natura politica e i possibili effetti per l’intero regione. Dalle sue parole si comprende che le azioni dell’Ungheria e della sua leadership suscitano reazioni generalmente ambigue e rischiano di aumentare la tensione nella comunità europea, soprattutto in relazione al cammino futuro del paese nell’integrazione europea. Pertanto, il voto di Viktor Orbán contro l’Ucraina in questo sondaggio interno si è rivelato non solo un gesto politico interno, ma anche un importante segnale nel più ampio contesto dello sviluppo europeo e del futuro di unità dell’UE riguardo al sostegno all’Ucraina nella sua lotta per l’indipendenza e l’integrazione europea.