Il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato apertamente di essere a conoscenza di informazioni che indicano il coinvolgimento di cittadini cinesi nella produzione e possibile fornitura di tecnologie per la costruzione di droni alla Federazione Russa

Chas Pravdy - 22 Aprile 2025 20:34

Questo è avvenuto durante un briefing pubblicato dall’agenzia "Ukrinform", in cui il capo dello Stato ha riferito che i servizi speciali ucraini stanno già lavorando per ottenere ulteriori dati e sono pronti a trasmetterli alla controparte cinese nel prossimo futuro. Secondo le sue parole, i servizi di sicurezza ucraini dispongono di prove che attestano come proprio i cittadini cinesi, che lavorano presso imprese russe, siano coinvolti nel processo di contrabbando di tecnologie illecite relative alla produzione di droni. Zelensky ha sottolineato che si impegnerà affinché il Servizio di Sicurezza dell’Ucraina fornisca immediatamente queste informazioni ai colleghi cinesi e consegni loro un’analisi dettagliata riguardante il ruolo di questi cittadini nel processo di produzione dei droni. "Ho già chiesto ai nostri servizi segreti di fornire alla controparte cinese tutte le informazioni più ampie possibile riguardo ai cittadini cinesi che attualmente lavorano in Russia nelle fabbriche di produzione di veicoli aerei senza pilota. Dai nostri approfondimenti, potrebbe esserci un accordo informale tra questi individui e la Russia — direttamente con loro, al di fuori di qualsiasi coordinamento con le autorità cinesi. Tali accordi probabilmente contengono informazioni riservate e tecnologie protette, accessibili a un ristretto cerchio di persone, e i documenti descrivono anche le caratteristiche tecniche della produzione di questi droni. Le autorità cinesi devono essere informate su come i tecnici russi collaborano con i loro cittadini e verificare che non violino accordi internazionali," ha sottolineato Zelensky. Allo stesso tempo, il presidente ha evidenziato che l’Ucraina desidera stabilire canali efficaci di dialogo bilaterale con Pechino per la trasmissione di tutte le informazioni necessarie. Inoltre, Zelensky ha comunicato che il Ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina sta già portando avanti adeguate consultazioni: l’ente diplomatico deve trasmettere un breve ma importante rapporto riguardante le potenziali forniture di armi e tecnologie militari dalla Cina alla Russia. Secondo le sue parole, questa informazione viene già trasmessa tramite l’ambasciata e canali diplomatici a Pechino. "Vogliamo far arrivare alla parte cinese tutti i fatti e le motivazioni per cui ci sono motivi di preoccupazione. Poiché, a livello di leader dei paesi, non sono ancora avvenuti incontri o negoziazioni dirette su questa questione, le comunicazioni e lo scambio di informazioni avvengono attraverso diplomatici e ambasciate. Riteniamo che un dialogo aperto e trasparente possa aiutare a chiarire la situazione e a prevenire possibili conseguenze indesiderate," ha detto Zelensky. Ha aggiunto che i servizi segreti ucraini stanno attivamente lavorando per smascherare le schemi di trasferimento e utilizzo delle tecnologie, e sperano di collaborare con la Cina per frenare temporaneamente ulteriori violazioni. Secondo il presidente, è importante non solo impedire minacce militari e tecnologiche, ma anche rafforzare la fiducia tra i paesi nel campo della sicurezza internazionale. In generale, la situazione rimane tesa: mentre le autorità ucraine fanno di tutto per fermare la trasmissione di tecnologie che potrebbero diventare alla base di nuove azioni militari nella regione, a Pechino e a Mosca continuano le discussioni e le consultazioni diplomatiche. Una cosa è chiarire l’entità della cooperazione tra cittadini cinesi e russi nel settore della produzione di droni, un’altra è creare un meccanismo di controllo e di prevenzione delle violazioni degli accordi internazionali in questo settore delicato. Nel frattempo, il lato ucraino insiste sull’importanza di mantenere linee di contatto aperte e sincere con la Cina per evitare escalation e tutelare gli interessi nazionali.

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