Bloomberg ha riferito delle intenzioni degli Stati Uniti di svolgere un ruolo chiave nelle future negoziazioni per porre fine alla guerra in Ucraina, che si terranno già nei prossimi giorni a Londra

Chas Pravdy - 22 Aprile 2025 01:30

Secondo le fonti della testata, rappresentanti dello stato partecipante al processo negoziale saranno alti diplomatici e politici, tra cui il senatore Marco Rubio, così come Steve Witkoff e Keith Kellogg — persone direttamente legate allo staff dell'ex presidente Donald Trump. Questi incontri dovrebbero rappresentare un ulteriore passo nel cercare vie per terminare il conflitto armato, che da oltre un anno distrugge l’Ucraina causando tragedie umane e la rovina delle infrastrutture. Volodymyr Zelensky, commentando la situazione all’inizio della settimana sui social network X (ex Twitter), ha confermato la sua disponibilità a un dialogo costruttivo. In un’intervista ha sottolineato che l’Ucraina mira, attraverso la diplomazia, a trovare un percorso per un cessate il fuoco incondizionato e l’instaurazione di una pace duratura. “Siamo aperti al dialogo e pronti a muoverci in modo il più costruttivo possibile per fermare la guerra e restituire la pace nelle nostre case”, ha sottolineato Zelensky. Secondo Bloomberg, i negoziati previsti si svolgeranno in forma riservata, senza la partecipazione della stampa. Parteciperanno consiglieri diplomatici e alti funzionari di sicurezza di Francia, Germania, Regno Unito e Ucraina. L’obiettivo principale dell’incontro sarà discutere potenziali passi per ridurre la tensione e individuare vie per concludere la guerra. Inoltre, al centro delle trattative ci saranno i temi della futura regolamentazione, tra cui una possibile mediazione nel campo delle sanzioni contro la Russia e la definizione di linee guida per risolvere la questione dello status delle aree occupate. Fonti vicine alla situazione indicano che, nel quadro del processo negoziale, gli USA manifestano la volontà di alcune diminuzioni delle restrizioni sanzionatorie contro Mosca, come il riconoscimento del controllo russo sulla Crimea annessa. Sebbene per ora non venga discussa nel dettaglio l’adesione dell’Ucraina alla NATO, le proposte includono garanzie di sicurezza per Kyiv. Si tratta di possibilità di ottenere garanzie giuridiche e supporto da parte degli Stati partner, in modo che l’Ucraina possa sentirsi protetta in qualsiasi scenario di conclusione della guerra. Un aspetto importante del processo negoziale è la fissazione della linea del fronte tramite un accordo che probabilmente lascerà sotto il controllo russo vaste parti delle zone occupate a est e sud dell’Ucraina. Ciò significa che, senza passi concreti da parte di Mosca, potrebbe essere avviato un “congelamento” del conflitto senza una piena risoluzione della questione del ritorno di tutti i territori ucraini. Ricordiamo che un passo preparatorio a questo incontro è stata la telefonata, avvenuta il 21 aprile, tra il presidente Zelensky e il primo ministro britannico Rishi Sunak. Zelensky aveva sottolineato che i futuri negoziati a Londra dovrebbero rappresentare una tappa importante nella ricerca di una soluzione diplomatica e aveva esortato la comunità internazionale a partecipare attivamente alla risoluzione del conflitto. La posizione ufficiale degli USA e dei loro alleati è quella di cercare un equilibrio tra il sostegno all’Ucraina nella lotta per la sua sovranità e la ricerca di un compromesso che possa fermare il spargimento di sangue. Tuttavia, i passi annunciati, tra cui possibili allentamenti delle sanzioni e il riconoscimento di alcuni territori sotto controllo russo, suscitano vivaci dibattiti sia in Ucraina che nella diplomazia internazionale. Tuttavia, non è stato ancora definito un approccio unitario e i dettagli degli accordi sono ancora in fase di valutazione. Per questo motivo, i negoziati di Londra rappresentano uno dei momenti più importanti nel processo diplomatico di risoluzione del conflitto tra Ucraina e Russia. Aprono una nuova fase nel tentativo di trovare un compromesso che possa ristabilire l’ordine internazionale e offrire all’Ucraina la possibilità di stabilizzarsi e riconquistare la pace. Resta comunque molto da fare, poiché numerose sfide e questioni irrisolte determineranno il futuro della regione e della sua sicurezza.

Source