Зеленський ha invitato la Russia a scegliere la via più semplice per la cessazione della guerra: «Smettetela di colpire le infrastrutture civili»
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha espresso pubblicamente la sua posizione sulla possibile cessazione della guerra, sottolineando la necessità di passi semplici e comprensibili per ridurre la tensione e prevenire ulteriori crescenti distruzioni e perdite umane. Intervenendo sui social network, il capo dello stato ha ribadito che l’Ucraina mantiene un’offerta aperta alla Russia per fermare tutti gli attacchi contro obiettivi civili, e ha invitato Mosca a sedersi al tavolo dei negoziati per trovare una reale soluzione alla crisi. Nel suo discorso, Zelensky ha evidenziato che il modo migliore, più semplice e più affidabile per stabilizzare la situazione è interrompere i colpi di razzi e l’uso di droni a lungo raggio. Secondo il leader ucraino, ciò garantirà automaticamente la salvaguardia delle infrastrutture civili, la vita dei civili e il ripristino della fiducia tra le parti del conflitto. Secondo le parole del presidente, è proprio la cessazione del fuoco e il rifiuto dell’aggressione i primi passi concreti verso una pace duratura e giusta. Durante il suo intervento, Zelensky ha sottolineato che durante le festività pasquali le sirene antiaeree sono state assenti in Ucraina, e anche alcune zone del fronte hanno sperimentato brevi periodi di calma. “Quindi, ciò è possibile”, ha affermato, evidenziando che la riduzione delle ostilità e la diminuzione delle vittime sono pienamente realizzabili se la Russia decide di ridurre la tensione e smette di attaccare. Allo stesso tempo, secondo Zelensky, l’Ucraina da parte sua continua a sostenere una soluzione diplomatica del conflitto ed è pronta a qualsiasi negoziato riguardante le garanzie di sicurezza e la cessazione delle violenze. Tuttavia, appare che la Russia abbia respinto queste iniziative e, dopo la Pasqua, abbia ripreso gli attacchi e le offensive, complicando notevolmente la possibilità di raggiungere la pace. «Oggi gli attacchi russi sono notevolmente aumentati», ha riferito Zelensky. «Solo fino a metà giornata, alle 13:00 circa, si registrano quasi 3.000 attacchi, bombardamenti e strikes. La Russia sta usando missili, droni "Shahed", bombe volanti, armi pesanti e conduce operazioni militari su tutto il fronte. Ciò conferma che non vogliono fermarsi, nonostante le promesse e la tregua.» Ricordiamo che, in anticipo, Vladimir Putin ha annunciato un cosiddetto “armistizio pasquale”, che avrebbe dovuto prevedere una pausa nelle ostilità dall’ora sera del 19 aprile fino alla notte del 21 aprile. Zelensky, a sua volta, ha calcolato che durante questo periodo sono stati registrati più di 2.000 violazioni del “silenzio” da parte delle truppe russe. In risposta, il leader ucraino ha proposto di prorogare il divieto di attacchi a lungo raggio per altri 30 giorni, ritenendo questa una misura importante per ridurre il spargimento di sangue e creare condizioni per trovare una pace. Tutte queste considerazioni sulla cessazione delle ostilità e la soluzione diplomatica vengono considerate dalla leadership ucraina come condizioni essenziali per il ritorno alla normalità e la stabilizzazione della situazione. Resta aperta la domanda sulla reazione della Russia e sulla volontà di un dialogo serio, poiché senza una collaborazione paritaria e costruttiva qualsiasi passo rimane incerto.