In regione di Odessa, attivisti civici in divisa militare hanno picchiato un ciclista e sequestrato la sua persona: la polizia ha avviato un procedimento penale

Nelle zone vicino alla città di Chornomorsk, in regione di Odessa, è scoppiato uno scandalo riguardante l’uso di violenza perpetrato da sostenitori di un’organizzazione civica, mascherati da membri del TCC e SP militare. Tre giovani, travestiti da impiegati del centro di reclutamento e supporto sociale, hanno aggredito un ciclista di 41 anni, residente in uno dei villaggi della regione. L’incidente è avvenuto nei pressi di una strada che passa vicino a Chornomorsk ed è uno dei risultati delle crescenti tensioni nella regione, legate ai processi di mobilitazione e alla difesa territoriale. Come riportato dalla direzione della polizia dell’Oblast di Odessa, tre uomini in divisa militare, privi di documenti ufficiali o permessi per svolgere funzioni militari, hanno bloccato la strada con un’auto e, cercando di impadronirsi dei documenti personali del ciclista, hanno cominciato a usare la forza. Secondo testimoni, i malviventi hanno picchiato la vittima e poi l’hanno trascinata in auto, chiedendogli i documenti. Nonostante la violenza, il ciclista è riuscito a telefonare alla polizia, denunciando un delitto pubblico sfacciato e il sequestro della propria libertà personale. Immediatamente sul luogo sono arrivati gli agenti, che hanno identificato rapidamente le persone e localizzato i rapinatori. Secondo le autorità di polizia, si è scoperto che questi giovani – di 22, 25 e 27 anni – sono residenti nella regione e membri di un’organizzazione civica locale, tuttavia, tale organizzazione non possiede poteri ufficiali o l’autorità di mobilitare o svolgere attività ufficiali. Nel corso dell’indagine, ai fermati sono state sequestrate l’auto usata per trattenerlo, i documenti di iscrizione all’organizzazione civica e altri oggetti di interesse per le indagini. Durante le perquisizioni, gli agenti hanno trovato anche documenti e oggetti che indicano un possibile uso illecito di formazioni civiche per scopi personali. Attualmente è stato aperto un procedimento penale per illegalità. Secondo le comunicazioni della polizia, i giovani sono accusati di aver autoritariamente assunto poteri pubblici e di aver illegalmente privato una persona della libertà, ricorrendo a violenza fisica. Per tutti loro sono minacciati fino a cinque anni di reclusione, con possibili sanzioni aggiuntive in base ai risultati delle indagini. Al momento, gli investigatori stanno ricostruendo tutte le circostanze di questo caso e stanno nuovamente interrogando il ferito per chiarire ogni dettaglio della discussione. Questo episodio ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica e ha suscitato un’ondata di discussioni sulla legittimità e l’etica delle azioni delle formazioni civiche che, senza idonee autorizzazioni, svolgono funzioni di “controllo” su base civica, nonché sulla sicurezza dei cittadini nella regione durante lo stato di guerra. Le forze dell’ordine invitano i cittadini a essere prudenti e a non favorire abusi da parte di vicini o attivisti civici, e nel caso di incidenti simili, a rivolgersi immediatamente alla polizia per un intervento appropriato.