In Kremlin è stata data una risposta chiara riguardo alle intenzioni del leader americano di partecipare alla parata militare principale a Mosca
Il portavoce del Kremlin, Dmitry Peskov, ha dichiarato ufficialmente che al momento non si sta discutendo la possibilità che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, partecipi alle celebrazioni del 9 maggio in Russia. Questa informazione è stata pubblicata dall'agenzia di stampa russa TASS, citando la dichiarazione di Peskov, ed è stata anche confermata da "La verità europea". Secondo il portavoce del Kremlin, attualmente non ci sono contatti o accordi riguardanti la partecipazione di Trump agli eventi dedicati al Giorno della Vittoria. Ciò rispecchia la posizione generale della Russia sulla celebrazione del 9 maggio, che rappresenta una data importante nella storia russa e nel patrimonio patriottico della propaganda statale. Contemporaneamente, questa situazione deve essere valutata nel contesto delle ultime raccomandazioni politiche dell'Unione Europea. I leader e diplomatici europei hanno ricevuto istruzioni chiare di astenersi dall partecipare alle celebrazioni militari a Mosca durante questo fine settimana. Il 14 aprile, la principale diplomatica dell'UE, Kaja Kallas, ha esortato i rappresentanti europei a evitare visite alle cerimonie del 9 maggio e, invece, a esprimere solidarietà con l'Ucraina, che da oltre un anno attraversa tempi difficili di guerra. Allo stesso tempo, sulla scena politica mondiale sono emerse altre voci. Ad esempio, il presidente serbo Aleksandar Vučić ha annunciato l'intenzione di recarsi a Mosca insieme al primo ministro slovacco, Robert Fico, suscitando ulteriore attenzione sui movimenti diplomatici prima di questa ricorrenza chiave. La visita a Mosca di alti politici europei in questo contesto è oggetto di discussione e potrebbe avere ripercussioni nelle relazioni internazionali. Quindi, la posizione ufficiale del Kremlin è che Trump non prenderà parte alle celebrazioni del 9 maggio, mantenendosi tuttavia nel campo politico internazionale, considerando i contesti diplomatici e globali in cui questa data viene utilizzata per dimostrare forza o promuovere inviti al dialogo.