Il Pentagono smentisce le accuse dei media riguardo alle informazioni riservate divulgate da Ghets in Messenger Signal

Chas Pravdy - 21 Aprile 2025 11:23

In risposta alle notizie diffuse dai media circa una possibile fuga di dati segreti dal Pentagono, i rappresentanti ufficiali del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti hanno rilasciato una dichiarazione che mette in dubbio l’affidabilità di tali comunicazioni e sottolinea che qualsiasi informazione relativa alla sicurezza dello Stato è estremamente protetta. Secondo il portavoce del Pentagono, Shawn Parrnell, le ipotesi dei media secondo cui il ministro della Difesa del paese, Pit Ghets, avrebbe personalmente divulgato informazioni riservate in chat su Signal, dove comunicava con parenti e stretti collaboratori, sono “una bufala” e non corrispondono alla realtà. “Le informazioni diffuse dai media si basano esclusivamente sulle parole di persone licenziate questa settimana e sono un tentativo di sabotare politicamente il lavoro del ministro e del presidente,” ha affermato Parrnell. Ha inoltre sottolineato che, in tutte le conversazioni su Messenger Signal, secondo quanto dichiarato da fonti ufficiali, non sono presenti informazioni segrete. “Questa vicenda è un tentativo di creare un allarme artificiale e danneggiare la reputazione del ministro della Difesa. Nella pratica, nelle chat non c’era nulla che potesse mettere a rischio la sicurezza o gli interessi nazionali,” ha concluso Parrnell. Allo stesso tempo, ha confermato che il lavoro del dipartimento della Difesa prosegue in modo intensificato ed è ancora efficace, indipendentemente dagli attacchi politici e dalle provocazioni informative. Secondo quanto riferito da un rappresentante del Pentagono, nell’ambito di un’indagine interna avviata riguardo alle fughe di informazioni, sono già stati effettuati cambiamenti nel personale. In particolare, sono stati licenziati alcuni alti funzionari, tra cui il capo dell’ufficio del sottosegretario alla Difesa degli USA, Colin Carrall, il suo consulente senior, noto come Denny Coldwell, e anche il vicedirettore dell’ufficio della Difesa, Darrin Selnick. Inoltre, si parla del licenziamento del capo dell’ufficio del ministro della Difesa, Joe Kasper, che attualmente è in fase di preparazione per essere assegnato a un’altra posizione di alto livello. Questi cambiamenti rappresentano in realtà parte di un più ampio processo di riforma interna volto a rafforzare il sistema di sicurezza e aumentare la trasparenza delle attività nel dipartimento militare. Allo stesso tempo, negli Stati Uniti si sottolinea che la questione della fuga di dati segreti rimane sotto stretta sorveglianza, e tutte le possibili violazioni verranno investigate fino in fondo. Questa situazione evidenzia il delicato equilibrio tra la necessità di conservare i segreti statali e militari e le pressioni politiche che generano un flusso incontrollato di notizie non verificate, capaci di aumentare le tensioni e destabilizzare la situazione sia a livello interno negli USA sia sulla scena internazionale. In ogni caso, la posizione ufficiale del Pentagono rimane invariata: qualsiasi dichiarazione circa fughe di informazioni deve essere confermata da indagini specifiche, e il pubblico e i media devono mantenere cautela e riferirsi solo a fonti verificabili.

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