Evoluzione della militarizzazione tra i giovani: i servizi segreti britannici avvertono di un crescente influsso ideologico nel sistema educativo russo

La Russia sta diventando sempre più attiva nel "brainwash" e nella militarizzazione dei propri giovani, utilizzando programmi educativi per formare sentimenti nazionalisti e filo-russi, secondo i dati dell’intelligence britannica. Nel contesto della guerra in Ucraina, il Cremlino sta rafforzando le politiche educative ideologiche con l’obiettivo di consolidare una retorica militare e espansivista tra le generazioni più giovani di russi. Gli analisti britannici avvertono: una tale riforma sistematica dell’istruzione potrebbe portare ad un radicamento di atteggiamenti aggressivi nella società, influenzando le prospettive della politica interna ed estera russa. Secondo le stime dell’intelligence, il Cremlino utilizza consapevolmente l’infrastruttura educativa per plasmare un’ideologia militarista e nazionalista, che rafforzerà la percezione del "nemico occidentale" e del "regime ucraino" nelle menti dei giovani. Nell’ambito della strategia giovanile 2024, si sottolinea in particolare la necessità di aumentare il prestigio del servizio militare e di sostenere le famiglie dei militari. Ciò segnala una politica mirata a promuovere il patriottismo e a incrementare il sostegno alla guerra condotta da Mosca. Una fonte dei media russi “Verstka” segnala che nei manuali scolastici e nei materiali didattici per gli studenti sono sempre più frequenti testi a sostegno della “speciale operazione militare” e messaggi anti-Bizantini contro l’Occidente. Parallelamente, la propaganda pro-russa si accompagna a tentativi di ridurre consapevolmente i riferimenti all’Ucraina, in particolare in contesti di commenti critici o neutrali sulla nazione. Si ritiene che queste modifiche nel sistema educativo siano parte di una strategia più ampia — consolidare tra i giovani una retorica dell’imperialismo filo-russo e sostenere l’idea della necessità di politiche aggressive verso i vicini. Gli analisti dell’intelligence britannica sottolineano che l’obiettivo principale di questa indoctrinazione ideologica è rafforzare il sostegno tra i giovani affinché continuino le operazioni militari contro l’Ucraina, specialmente in un contesto di ingenti perdite umane dell’esercito russo. Inoltre, si sta radicando sempre di più nella coscienza dei giovani russi il rifiuto di qualsiasi legittimità delle motivazioni internazionalmente riconosciute per l’esistenza dell’Ucraina come Stato. Secondo le previsioni, questa politica propagandistica, veicolata attraverso il sistema educativo e i programmi giovanili, consoliderebbe nel tessuto sociale sentimenti di aggressività e imperialismo a lungo termine. Vale la pena ricordare che già ad aprile di quest’anno, l’intelligence britannica aveva segnalato che durante la guerra totale la Russia aveva perduto oltre 900.000 militari tra morti e feriti. Le perdite dall’inizio del 2025 sono stimate in circa 138.000 persone. Inoltre, si evidenzia che l’inflazione e l’instabilità economica aumentano la pressione sulla capacità della Russia di sostenere elevati costi di difesa, creando ulteriori sfide per l’esercito e il governo in generale. In conclusione, sembra che Mosca stia intensificando i propri sforzi di indoctrinamento dei giovani attraverso la propaganda militare, usando il sistema educativo come terreno fertile per l’ideologia filo-russa. Si prevede che in futuro aumenterà il numero di sostenitori di politiche aggressive e che si rafforzeranno i sentimenti imperialisti in Russia.