USA e Iran dichiarano progressi significativi nei negoziati nucleari e si preparano per la fase successiva

Chas Pravdy - 20 Aprile 2025 00:36

I rapporti tra gli Stati Uniti e l'Iran stanno riprendendo slancio nel contesto degli sforzi diplomatici relativi al programma nucleare di Teheran. Rappresentanti ufficiali di entrambi i paesi hanno riferito di un progresso sostanziale nei colloqui, dando speranza a una possibile ripresa o firma di un nuovo accordo nucleare. Nonostante lunghi periodi di incertezza e segnali contraddittori, gli ultimi eventi indicano una volontà delle parti di fare passi verso l'altra e di gettare le basi per un ulteriore dialogo diplomatico. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, i negoziati svolti nel formato romano hanno superato diverse fasi complesse e ora procedono in una direzione positiva. La fase iniziale degli incontri, tenutisi il 19 aprile, ha incluso consultazioni sia dirette che indirette. Entrambe le delegazioni hanno espresso ottimismo riguardo alla possibilità di raggiungere un compromesso. Da fonti indipendenti, in occasione delle pause tra gli incontri a Roma, l’ambasciatore speciale statunitense Steve Votikoff ha avuto una conversazione privata con il ministro degli Esteri iraniano, Abas Araghchi. Secondo una fonte alta in grado, "hanno raggiunto successi significativi nello sviluppo delle negoziazioni, discutendo sia canali di comunicazione diretti che indiretti". Il ministro degli Esteri iraniano Araghchi ha dichiarato sul suo account X (ex Twitter) che le parti "hanno raggiunto un progresso in materia di principi e obiettivi di un possibile accordo". Tuttavia, ha sottolineato che "l’ottimismo desiderato deve essere mantenuto con cautela" e che bisogna considerare i rischi e le difficoltà potenziali lungo il cammino verso una decisione finale. Fonti diplomatiche hanno inoltre riferito che l'incontro ministeriale svolto in Oman rappresenta un passo ulteriore verso la conclusione di un accordo completo. Secondo informazioni ufficiali, le parti hanno deciso di continuare le consultazioni alla fine di aprile, il 26, a Muscat, capitale dell’Oman. Lo scopo dei negoziati è raggiungere un compromesso che consenta all’Iran di sviluppare energia nucleare pacifica, ridurre le pressioni sanzionatorie ed evitare l’acquisto di armi nucleari. Prima dell’inizio di un nuovo ciclo di negoziati, Votikoff ha incontrato il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), Rafael Mariano Grossi. In un commento all’agenzia, ha evidenziato come il ruolo dell'organismo internazionale di controllo possa risultare decisivo nel processo di conferma del rispetto degli accordi. Hanno inoltre discusso della possibile coinvolgimento dell’AIEA nel monitorare l’attuazione dell’accordo, analizzando il periodo successivo alla firma di qualsiasi documento simile all’accordo del 2015, che attualmente è al centro degli sforzi diplomatici internazionali. Il contesto di questi recenti negoziati è preceduto da una serie di incontri svolti nel formato romano. Il 19 aprile si è tenuta una comunicazione mediata tra il mediador omanita e le delegazioni nell’ambito di consultazioni intergovernative. Si tratta di un contatto durante il quale le parti iraniana e americana hanno coordinato le proprie posizioni attraverso terze parti, indicando ancora un processo delicato ma positivo. Già prima di questo, il 18 aprile, l’Iran aveva dichiarato di essere aperto a discutere alcuni limiti sull’arricchimento dell’uranio. Tuttavia, Teheran insiste sul fatto che il diritto all’arricchimento rimane inviolabile e che qualsiasi accordo in merito deve basarsi su garanzie che gli USA non violeranno più l’accordo, come accaduto nel 2018, quando Washington uscì dall’accordo durante l’amministrazione Trump. Un traguardo importante è stato raggiunto già ad aprile, quando l’alto diplomatico statunitense Votikoff e il ministro iraniano Araghchi hanno avuto un primo incontro positivo in Oman. In quell’occasione, le due parti hanno valutato positivamente la costruttività del dialogo e le intenzioni di trovare un compromesso. Attualmente, il processo diplomatico si trova a un momento critico — il successo o meno delle negoziazioni future influenzerà non solo l’esito delle trattative, ma anche la stabilità nella regione e la sicurezza globale. Tuttavia, nonostante l’intensa diplomazia e i gesti diplomatici, restano molte sfide e incertezze. La domanda principale è se le parti riusciranno a superare i propri ostacoli interni ed esterni e a trovare un compromesso che soddisfi entrambe le nazioni e la comunità internazionale. Il tempo e la volontà politica sono i fattori chiave in questo complesso processo, che può cambiare l’equilibrio di potere nel Medio Oriente e influenzare la sicurezza globale.

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