Il capo della diplomazia ceca ha paragonato le dichiarazioni di Putin riguardo a una “cessate il fuoco” nascosta ad un colpo di foca: “È come dichiarare una greve di fame e segretamente mangiare caramelle dietro le quinte”

Il ministro degli Affari Esteri della Repubblica Ceca, Jan Lipavský, non è riuscito a trattenersi nel valutare le dichiarazioni russe riguardo a una presunta "tregua pasquale" in Ucraina. Durante la trasmissione domenicale del canale CNN Prima NEWS, ha paragonato questa manipolazione delle parole a una situazione in cui si annuncia una dieta e durante la pausa si mangiano segretamente delle caramelle. Con questa metafora, il diplomatico ha evidenziato la natura subdola delle dichiarazioni russe e la loro reale essenza. Analizzando la situazione, non si può non notare che la Russia cerca ancora una volta di presentarsi come una parte pacifica. Ma in realtà le cose sono diverse: è come se tu dichiarassi una dieta — ad esempio, tra colazione e pranzo — e mentre sei in pausa, mangi segretamente delle caramelle. Abbiamo prove chiare che i bombardamenti in Ucraina continuano e le notizie su una presunta cessazione del fuoco sono solo un’illusione mediatica, un trucco per creare un’immagine illusoria di pace", ha affermato Lipavský. Il ministro ha sottolineato che la parte russa rifiuta di accettare una tregua di 30 giorni, già sostenuta dall’Ucraina. "Putin non ha mai dato un consenso chiaro a una cessazione così lunga delle ostilità e si propone continuamente con nuove condizioni. Violando le promesse, la Russia tenta di mettere in scena ancora e ancora, mentre la realtà non è questa. Dobbiamo basarci sui fatti, non sui discorsi vuoti", ha aggiunto il diplomatico. Secondo lui, se la Russia desiderasse davvero la pace, non inizierebbe affatto la guerra. "L'aggressione russa non è un incidente, ma una scelta consapevole, e l’unica cosa che potrebbe fermarla è la capacità dell’Ucraina di difendersi e far valere i propri interessi. Dopo tutto ciò che è successo, è importante capire: per la pace ci vogliono non solo parole, ma azioni concrete", ha sottolineato il ministro. Cosa ha preceduto queste dichiarazioni? Di fatto, un episodio noto: sabato il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato una "tregua pasquale", che dovrebbe durare dalla sera del 19 aprile fino a mezzanotte del 21 aprile. Il suo obiettivo era interrompere le ostilità in Ucraina per un breve periodo. Tuttavia, già poche ore dopo, questa modalità è stata violata e i bombardamenti sono ripresi. Questo sottolinea ancora una volta che il "cessate il fuoco" russo è più una dichiarazione finalizzata a creare un’immagine di pace nei media che una reale intenzione di fermare la guerra. Si segnala che la Commissione Europea ha già reagito alla situazione, sottolineando che Mosca potrebbe facilmente terminare la guerra se lo volesse, evitando di usare tali manovre come diversivo. A Londra si sono spinti a chiedere alla Russia un'immediata e incondizionata cessazione delle ostilità, evidenziando che una breve pausa non basta — è necessario fermare completamente le operazioni militari per avere qualsiasi possibilità di risolvere il conflitto pacificamente.