Donald Trump afferma con sicurezza che sia l’Ucraina che la Russia desiderano porre fine alla guerra, e non ha alcuna intenzione di essere ingannato in questo processo
Secondo l'ex presidente degli Stati Uniti, la sua esperienza nelle negoziazioni gli permette di distinguere tra una vera intenzione e un'imitazione, e sulla base di ciò crede nella sincerità di entrambe le parti. A questo proposito, Trump ha dichiarato durante una conferenza stampa congiunta alla Casa Bianca il 18 aprile, rispondendo alle domande dei giornalisti. Nei suoi discorsi ha sottolineato che tutta la sua vita la sua principale caratteristica è proprio la capacità di negoziare, e a suo avviso ciò gli consente di valutare adeguatamente la situazione. «Tutta la mia esperienza di vita mi dice che quando non vengo ingannato, lo sento. E ora vedo che entrambe le parti — Ucraina e Russia — mostrano un vero entusiasmo per risolvere questa guerra», ha evidenziato Trump. Il conduttore ha anche respinto qualsiasi ipotesi che la parte russa possa usare la sua fiducia a proprio vantaggio. Secondo lui, si sta muovendo con consapevolezza in questa situazione in modo aperto e onesto, e non ha mai avuto la sensazione di essere stato ingannato. «Nessun inganno — né dalla Russia, né dall’Ucraina. Faccio tutto il possibile per aiutare a trovare una via verso la pace, e questa guerra — non è la mia. È la guerra dell’amministrazione Biden, ed è come se fosse una guerra che non avrebbe dovuto esserci», ha sottolineato l’ex presidente degli USA. Trump ha aggiunto di essere pronto ad abbandonare i tentativi di mediazione nei negoziati di pace qualora le autorità politiche americane non riescano a ottenere un risultato positivo, esprimendo la volontà di cessare la sua partecipazione se non ci saranno segnali evidenti di progresso. Non ha specificato le condizioni esatte che porterebbero a questo, ma ha evidenziato che l’assenza di passi concreti potrebbe terminare il suo coinvolgimento nel processo. Inoltre, è stata resa pubblica anche una conversazione telefonica con il rappresentante degli Stati Uniti — il Segretario di Stato Mark Rubio, che, nel colloquio con il Segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha comunicato un cambio di posizione di Washington riguardo agli sforzi di mediazione nel risolvere il conflitto. Secondo fonti di ambienti diplomatici, gli USA sono disposti ad allentare il ruolo di mediatore attivo se nei prossimi tempi non emergeranno segnali concreti di progresso e un percorso chiaro verso la pace. In generale, nelle dichiarazioni di Trump si percepisce la convinzione che le possibilità di risoluzione del conflitto siano ancora presenti, ma che il processo richieda sforzi sinceri da entrambe le parti. Mentre l’amministrazione Biden cerca di riconquistare il controllo della situazione, tra i politici americani continuano le discussioni sulle dinamiche imprevedibili della guerra e sul ruolo dei vari attori nel suo termine. Trump continua a sostenere che una soluzione è possibile e che sta personalmente facendo tutto il possibile per risolvere il conflitto, mentre nel mondo politico si preparano per un futuro incerto di questa guerra e per il suo possibile orizzonte di conclusione.