YouTube ha completamente bloccato alcuni canali appartenenti a persone sotto sanzioni, in particolare Oleksandr Shelest e Vadym Karasyov, creando un precedente importante nella lotta contro l’aggressione informativa

Chas Pravdy - 18 Aprile 2025 08:22

Secondo i dati del Centro di contrasto alla disinformazione presso il Consiglio di Sicurezza Nazionale e Difesa, la piattaforma di video hosting ha deciso di eliminare altri tre canali che diffondevano cosiddetti narrativi vicini alla propaganda russa e che erano in linea con le posizioni degli strumenti informativi russi. In particolare, si tratta dei canali “SHELEST.Accent” e “SHELEST”, basati in Ucraina e condotti dall'imprenditore e giornalista ucraino Oleksandr Shelest. Va notato che in passato era collegato al canale televisivo NewsOne, soggetto a sanzioni per il suo supporto finanziario e informativo alle forze pro-Russia. Quel canale era considerato uno dei centri della propaganda filo-russa, in quanto appartenente a Viktor Medvedchuk e strettamente collegato all’oligarca Yevhen Muraiev, che le autorità di Zaporizhzhia e di Kyiv accusavano di tradimento di stato e di sabotaggio della sicurezza nazionale ucraina. Inoltre, da Reddit è stato bloccato il canale “Говорит и доказывает Вадим Карасев” (Parla e dimostra Vadym Karasyov), che dopo le sanzioni è stato rinominato in “POLITIKUM”. Conduttore di questa risorsa era Vadym Karasyov, noto politologo ucraino e ospite abituale dei canali televisivi sotto sanzione. La sua posizione ideologica e il contributo ai narrativi informativi diretti contro l’indipendenza ucraina sono stati motivi per l’applicazione delle sanzioni. Il Consiglio per le Comunicazioni Strategiche ricorda che entrambi i conduttori sono stati inseriti nelle liste di sanzioni conformemente al decreto del presidente dell’Ucraina dell’11 aprile 2025, che prevede il blocco dei beni e il divieto di divulgare i loro materiali informativi sul territorio nazionale e all’estero. In generale, le misure anti-propaganda adottate da YouTube segnalano la ferma volontà delle autorità ucraine e delle strutture di sicurezza informativa di contrastare la diffusione di contenuti filo-russi, specialmente in questo periodo di guerra ibrida attiva. La sospensione dei canali si inquadra nella strategia di neutralizzazione delle minacce informative e di stabilizzazione del panorama mediatico. Contemporaneamente, queste azioni suscitano diverse reazioni — dal sostegno nella lotta contro la disinformazione alle accuse di censura e di restrizione della libertà di parola, creando ulteriori difficoltà nel bilanciare tra sicurezza e valori democratici.

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