L’ex dirigente dell’Amministrazione Statale del Distretto di Brovary, che in precedenza era stato al centro di uno scandalo a causa di un incidente stradale causato da guida in stato di ebbrezza, è stato nuovamente arrestato e posto in custodia cautelare con una nuova accusa

Chas Pravdy - 18 Aprile 2025 09:27

Questa volta, le forze dell'ordine hanno accusato Volodymyr Maibozhenko e il direttore di un'organizzazione benefica di aver facilitato il passaggio illegale della frontiera di uomini soggetti a leva chiamati sotto mentite spoglie di attività di volontariato. I dettagli di questa operazione vengono divulgati da fonti ufficiali — il Servizio di Sicurezza dell'Ucraina, la Procura della Regione di Kiev e un interlocutore anonimo delle strutture di sicurezza. Secondo informazioni ancora non divulgate ufficialmente, nei materiali dell'indagine penale non sono indicati i nomi dei soggetti coinvolti, ma fonti di Ukrainska Pravda riferiscono che tra gli arrestati vi sarebbe anche un ex funzionario. È proprio Maibozhenko, che ad aprile 2024 causò, in stato di ebbrezza, un incidente coinvolgendo quattro pedoni, a trovarsi coinvolto in un nuovo procedimento legale — viene sospettato di aver tentato di organizzare un vasta rete e di aver coinvolto uomini soggetti a leva nel passaggio illegale della frontiera ucraina. Come comunicato dalla procura, questa attività illecita è stata pianificata e realizzata con cura durante il periodo di stato di guerra. A tal fine, gli accusati avrebbero creato un sistema di attraversamento clandestino per gli uomini all'estero, utilizzando il sistema "Shlyakh" ("Via"). Le persone coinvolte in questa truffa garantivano l'inserimento di dati falsi sui uomini sotto il pretesto di attività di volontariato, apparentemente svolta come aiuto umanitario. Proprio con questo meccanismo, creavano l'illusione di un'attività legale, che permetteva ai trasgressori di lasciare senza ostacoli il territorio ucraino o di attraversare la frontiera in modo illegale. Secondo le indagini, il direttore dell'organizzazione benefica riceveva una tangente per questo "servizio" — fino a 2000 dollari USA per ciascun cliente. Si stima che i soldi venissero poi spendi per l'acquisto di determinati beni materiali necessari per l'esecuzione delle operazioni e anche per finanziare gli stessi organizzatori, inclusa la copertura delle spese di inserimento dei dati dei cittadini nel sistema "Shlyakh" a nome dei volontari. In questo modo, il canale illecito ha funzionato per almeno un anno, servendo più di 100 persone desiderose di attraversare illegalmente la frontiera sotto copertura di attività di volontariato. Le forze dell'ordine sono riuscite a documentare le attività del gruppo, a fermarne i membri a Kiev e nella regione di Bucha, e ad effettuare perquisizioni presso le loro abitazioni e gli uffici dell'organizzazione benefica. Durante le operazioni sono state sequestrate apparecchiature elettroniche, documenti dell'associazione benefica e appunti manoscritti che confermano il sistema illecito. Attualmente, entrambi i sospetti sono stati sottoposti a misura cautelare in custodia — un tribunale ha deciso di mantenerli in detenzione fino al completamento delle indagini. Questo nuovo caso rafforza la reputazione dell'ex funzionario nel mondo criminale e ribadisce la pervasività di schemi corruttivi che, attivamente, vengono sfruttati durante il periodo di guerra per ricavare profitto a spese dei cittadini Ucraini impotenti. Mentre le indagini proseguono, gli esperti avvertono responsabilmente dell'esistenza di schemi simili e invitano i cittadini a prestare attenzione alle organizzazioni di volontariato ufficiali e a monitorarne la trasparenza delle attività.

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