Le forze di difesa ucraine hanno respinto una massiccia avanzata delle truppe russe nel sud del paese, distruggendo con incredibile precisione 29 unità di armamenti corazzati nemici, infliggendo un colpo serio alla loro capacità combattiva

Chas Pravdy - 18 Aprile 2025 02:24

Queste informazioni sono state ottenute da fonti delle Forze Armate dell’Ucraina e confermate da comunicati ufficiali di dipartimenti militari, nonché da esperti militari che seguono attentamente la situazione. Secondo i dati del Dipartimento della Difesa del Sud dell’Ucraina, il 16 aprile intorno alle 18:00 si è verificato un attacco massiccio e altamente organizzato da parte delle truppe russe nel sud del paese. Il nemico ha schierato forze potenti — coinvolgendo almeno 320 militari russi, che si erano concentrati in precedenza vicino a direzioni strategiche del fronte. L’attacco è stato supportato da oltre 40 unità di armamenti corazzati, tra cui tre carri armati e circa dieci veicoli da combattimento tipo BTR. L’obiettivo principale dell’operazione russa è di sfondare la linea difensiva ucraina nei dintorni delle località di P'jatihatki, Stepove, Lobkove, Mala Tokmachka e Mali Shcherbaky, per avanzare più profondamente nel territorio ucraino e aumentare la pressione sui difensori del fronte meridionale. I dati riportati evidenziano la piena organizzazione e portata dell’offensiva nemica, che ha impiegato un numero consistente di veicoli blindati e personale. Le forze ucraine assicurano che i loro mezzi di intelligence hanno individuato tempestivamente le rotte di movimento e le zone di concentrazione del nemico. Di conseguenza, i difensori ucraini hanno utilizzato un ampio spettro di armi, tra cui attacchi mediante droni, fuoco di artiglieria e aerei, garantendo una difesa efficace contro le forze nemiche. L’impiego di tecnologie moderne ha permesso di distruggere i primi obiettivi già a 8 chilometri dalla linea di contatto, tra cui tre veicoli da combattimento di fanteria (BTR). Nonostante l’operazione militare sia durata oltre due ore, le truppe ucraine sono riuscite a respingere con successo l’offensiva e a non permettere al nemico di sfondare la linea difensiva. In risposta all’attacco, le unità ucraine hanno distrutto 29 veicoli corazzati nemici, tra cui più di 40 unità di combattimento – tra cui 3 carri armati – e hanno eliminato almeno 140 militari russi. Sono stati inoltre registrati danni significativi alle apparecchiature nemiche, complicando future tentativi di sfondamento delle difese ucraine da parte della Russia. Questa operazione rappresenta un’ulteriore testimonianza dell’elevata capacità di combattimento e della resilienza dei difensori ucraine, che, proprio prima della Pasqua, hanno inviato un chiaro segnale al nemico: la resistenza ucraina è incrollabile e in grado di fermare qualsiasi assalto. Mentre il Cremlino si prepara nuovamente a nuove offensive, i soldati ucraini dimostrano quotidianamente la loro determinazione, anche nelle situazioni più difficili, mantenendo il controllo su direzioni strategiche chiave e creando un prezioso precedente di resistenza contro attacchi russi di vasta scala. Fonti riferiscono che i risultati di questa operazione costituiscono una vittoria importante per l’esercito ucraino e un ulteriore prova che i difensori dell’Ucraina sono capaci non solo di contenere il nemico, ma anche di infliggere pesanti perdite, distruggendo il suo potenziale tecnico e umano. Questa situazione sottolinea ancora una volta l’importanza di sostenere gli sforzi difensivi dell’Ucraina da parte della comunità internazionale, affinché il paese possa affrontare più efficacemente l’aggressione e rafforzare in modo indipendente le proprie capacità di difesa.

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