Le forze dell’ordine hanno reso pubblici i dettagli delle indagini giudiziarie riguardanti il sospetto nei confronti del vice sindaco di Kiev, Volodymyr Prokopyv, che attualmente figura in diversi procedimenti penali

Chas Pravdy - 18 Aprile 2025 02:31

Secondo fonti dell'SBU e della Procura della città di Kiev, l’ufficiale è sospettato di aver facilitato l’uscita illegale di 31 persone all’estero, utilizzando documenti falsificati e un’approvazione illecita nel sistema "Shlyakh". Secondo quanto riferito, Prokopyv, che oltre a essere vicepresidente del Consiglio comunale di Kiev è anche deputato della medesima città, sarebbe stato coinvolto nell’organizzazione del trasferimento di cittadini dall’Ucraina all’estero, apparentemente sotto la copertura del trasporto di aiuti umanitari. Dalle informazioni ufficiali, risulta che l’indagine ha stabilito che una società privata ha richiesto alla amministrazione comunale di Kiev di inserire 35 richieste nel sistema elettronico "Shlyakh" per il passaggio di frontiera di 31 persone. Nei documenti descritti si parlava di autisti di camion cisterna, destinati a consegnare carburante diesel per le esigenze dell’aiuto umanitario. Tuttavia, le forze dell’ordine hanno riscontrato numerosi segni di illeciti: in particolare, alcuni autisti non possedevano le patentazioni adeguate per effettuare trasporti di merci, e alcuni di loro non sono nemmeno tornati da missioni all’estero. È stato accertato che, con il consenso del vice sindaco e mediante l’uso della sua firma digitale, durante maggio e giugno 2022, 31 persone hanno ottenuto il permesso di attraversare la frontiera. Ciò è avvenuto nel quadro di uno schema che dimostra un intervento sistematico nel processo di legalizzazione di uscite illegali dal paese. Attualmente si sta svolgendo un’indagine preliminare, e si sta valutando quale misura cautelare adottare nei confronti dell’arrestato. La pena prevista per le accuse è fino a sette anni di reclusione. Nel frattempo, le indagini si concentrano anche su un altro filone — si sta esaminando la possibile violazione dei doveri ufficiali in favore di aziende vicine a Prokopyv. Questa inchiesta è aperta nell’ambito di un procedimento penale diverso, condotto dagli investigatori che analizzano casi di corruzione e abusi di potere nell’attività del Consiglio comunale di Kiev. Questo caso di grande risonanza è stato approfondito dal giornalismo investigativo del progetto "Bihus.Info", che ha attirato l’attenzione pubblica sui presunti schemi di abuso ai più alti livelli dell’amministrazione cittadina. In precedenza, il 17 aprile, fonti delle forze dell’ordine avevano confermato che l’SBU e la Polizia Nazionale avevano notificato un sospetto al vice sindaco di Kiev in relazione a questo episodio. In considerazione dell’indagine e del vasto dibattito pubblico, il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, nel 2024 ha deciso di sospendere le funzioni di Volodymyr Prokopyv, citando informazioni su possibili abusi nell’ambito della proprietà comunale, in particolare riguardo a indebiti patrimoni immobiliari nella capitale. La stessa parte ha dichiarato che il vice sindaco ha la coscienza pulita e, desideroso di collaborare con la giustizia, ha presentato le dimissioni. È previsto che il procedimento giudiziario riguardante Prokopyv prosegua, mentre le attività investigative continuano al fine di chiarire tutte le circostanze di questa complessa situazione, che ha suscitato ampio scalpore non solo nella politica cittadina, ma nella società nel suo insieme. Come evolverà questa vicenda, lo dirà il tempo; tuttavia, è già chiaro che la lotta alla corruzione e agli abusi ai vertici dell’amministrazione statale resta una delle priorità per le forze dell’ordine del paese.

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