Il Ministero degli Affari Esteri della Russia dichiara che gli Stati Uniti hanno migliorato la loro comprensione della posizione di Mosca riguardo alle cause e alle giustificazioni delle tensioni intorno all’Ucraina

Chas Pravdy - 18 Aprile 2025 08:27

Alla luce dei recenti contatti diplomatici e delle ultime dichiarazioni dei rappresentanti russi, il Ministero degli Affari Esteri della Russia esprime l’opinione che gli Stati Uniti abbiano fatto un passo importante verso una comprensione più profonda e una maggiore consapevolezza della posizione di Mosca riguardo alle cause e agli obiettivi dell’operazione militare russa nel territorio ucraino. A comunicarlo è stata la portavoce del MAE russo Maria Zakharova durante un briefing giovedì, commentando i risultati degli incontri recenti con il lato americano. Secondo Zakharova, la Russia mantiene una posizione di non coinvolgimento in una contrapposizione e mantiene un dialogo diplomatico aperto. Ha sottolineato che Mosca continua a sostenere i "contatti di fiducia" con Washington, e secondo le sue parole, gli Stati Uniti iniziano a prendere maggiormente in considerazione gli argomenti russi riguardo alla complicata crisi ucraina. "Vediamo che, da alcuni dei temi più importanti, loro reagiscono e ci ascoltano. Sono convinta che, sulla base delle informazioni ricevute, iniziano a capire meglio le nostre argomentazioni sulla necessità di eliminare le cause di questa crisi", ha affermato la diplomatica. Zakharova ha aggiunto che l’attuale amministrazione americana cerca di risolvere il conflitto, studiare la natura del problema e formulare una propria posizione e strategia circa le azioni future in relazione all’Ucraina. Secondo lei, questo processo richiede molta pazienza, tempo, nonché un’attenta analisi e un approfondito studio dei fatti. "Comprendiamo che questa è solo l’inizio di un percorso e che c’è ancora molto lavoro da fare", ha sottolineato. Contemporaneamente, secondo fonti dei media, all’interno degli Stati Uniti cresce la diffidenza nei confronti delle intenzioni del Cremlino. Vari consiglieri dell’amministrazione Biden esprimono scetticismo circa le dichiarazioni naive di Mosca sulla volontà di pace e di cessate il fuoco. Sottolineano che, nonostante le dichiarazioni e i negoziati, Vladimir Putin non ha ancora dimostrato un vero desiderio di porre fine al conflitto, e le sue azioni rimangono controverse. Da un altro lato, l’ex inviato speciale USA per l’Ucraina, Steve Witkoff, ha detto in un’intervista che i negoziati con Vladimir Putin sono stati "convincenti". Tuttavia, ha aggiunto che uno degli aspetti principali è stato il confronto sulle cosiddette “cinque zone”, che, secondo lui, dovrebbero diventare parte di un potenziale “accordo di pace” tra Russia e Ucraina. Questa idea suscita scarsissimo ottimismo tra gli esperti, poiché la tensione attorno a una possibile soluzione diplomatica rimane alta, senza risposte chiare a molte domande. In generale, la situazione intorno alla questione ucraina torna ad un fase di negoziati attivi e tentativi diplomatici, ma rimangono aspetti di fiducia e di reali intenzioni da entrambe le parti ancora irrisolti. Finora, Mosca e Washington riconoscono alcuni progressi nel dialogo, ma esitazioni e diffidenze da parte statunitense indicano che la strada verso una pace stabile è ancora molto lunga e richiederà una minima flessibilità politica e una reciproca comprensione.

Source