Raffe più intense nelle trattative commerciali tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti rimangono senza un progresso sostanziale
Nei recenti round di consultazioni, che si sono svolti negli ultimi giorni, i rappresentanti di entrambe le parti non sono riusciti a raggiungere accordi chiari riguardo alla futura politica tarifaria, e soprattutto — non hanno ottenuto chiarezza sulla posizione degli Stati Uniti su questa importante tematica per l'UE. Si segnala che, concentrato su questo tema, il noto diplomatico europeo — il commissario europeo al commercio, Maroš Šefčovič — durante i negoziati non ha avuto una comprensione concreta circa le intenzioni della parte americana. Le fonti informate dell'agenzia Bloomberg hanno confermato questa situazione, aggiungendo che, nonostante alcuni piccoli progressi in determinati ambiti, l'ottimismo circa una rapida soluzione della questione dei dazi resta minimo al momento. È importante sottolineare che gli Stati Uniti hanno fatto sapere ai colleghi dell'UE che la completa revoca delle restrizioni tariffarie — in particolare, il mantenimento, sotto forma di una riduzione temporanea, al 10% dai iniziali 20% di alcune merci — non rappresenta attualmente una priorità dell’amministrazione. In generale, si afferma che la politica tariffaria nei principali ambiti resterà invariata. Ciò riguarda i dazi all'importazione di alluminio e automobili — tali tariffe devono rimanere, almeno nel prossimo futuro, senza cambiamenti significativi. Tuttavia, nel quadro delle trattative, gli americani hanno avanzato un’altra importante priorità — preferiscono concentrarsi sulla questione delle barriere non tariffarie, in particolare sulla regolamentazione delle tecnologie digitali, dell’intelligenza artificiale e degli standard alimentari. Questa strategia indica l'intenzione degli Stati Uniti di dominare nei settori in cui la resistenza commerciale potrebbe emergere a causa di diverse norme normative. Al momento, per quanto riguarda il formato delle negoziazioni, le parti hanno impegnato a proseguire le discussioni soprattutto a livello tecnico. Si prevede che i prossimi consultazioni si svolgeranno sotto forma di gruppi di lavoro specializzati, il che consentirà di approfondire le discussioni e, forse, di trovare soluzioni condivise sui punti più critici. Per quanto riguarda invece i contesti politici ed economici, l’Unione Europea resta uno dei maggiori partner commerciali degli Stati Uniti. Secondo i dati delle statistiche dell’anno scorso, il volume del commercio bilaterale tra i due Atlantici si aggirava intorno a 1 trilione di dollari — una cifra importante che sottolinea l’importanza di queste relazioni per entrambe le parti. Allo stesso tempo, appena prima, il consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett, aveva dichiarato che gli USA avevano raggiunto “un enorme progresso” nelle negoziazioni sui dazi con l’UE. Tuttavia, le informazioni sulla situazione scaturite successivamente indicano un quadro diverso. Vice e esperti osservano che il processo negoziale è ancora in una fase iniziale e richiede ulteriori sforzi per raggiungere gli obiettivi previsti. In generale, la situazione sui fronti commerciali rimane tesa, e ogni ulteriore avanzamento dipende dalla capacità delle parti di trovare compromessi su questioni complesse e multidimensionali che riguardano dazi, standard regolamentari e strategie di commercio globale. Tuttavia, gli analisti affermano che restano aperte le domande sulla durata di questi negoziati e sugli approdi concreti che potranno essere adottati nel prossimo futuro.