Nel procedimento penale attualmente in corso e attivamente investigato dalle forze dell’ordine, si è aperta una nuova pagina riguardante l’ex vice capo dell’Ufficio del Presidente dell’Ucraina, Andrij Smirnov. Le autorità anticorruzione e di polizia hanno comunicato di avergli notificato una nuova sospetta ipotesi di reato, concernente la legalizzazione di fondi illeciti e l’ottenimento di benefici illegittimi di rilevanti proporzioni. Questa informazione è stata resa nota da fonti ufficiali — i dati provengono dall’Ufficio Nazionale Anticorruzione dell’Ucraina (NAБУ), dalla Prosecutoranza Specializzata Anticorruzione (SAP) e fonti di “Ukrainska Pravda”.

Chas Pravdy - 17 Aprile 2025 18:44

Secondo quanto riferito, il 16 aprile i procuratori, su incarico della direzione della SAP, in collaborazione con gli investigatori di NAБУ, hanno formalizzato davanti all’ex funzionario nuove accuse in conformità con il diritto penale. Ricordiamo che in precedenza Andrij Smirnov era già stato chiamato a responsabilità per arricchimento illecito: gli era stato imputato il possesso di beni per un valore superiore a 15,7 milioni di hryvnia. Ora, nell’ambito di questo nuovo procedimento, le indagini si sono concentrate sui fatti di legalizzazione di tali fondi e sui possibili atti di corruzione e di concussione. I dettagli indicano che la sospettata ipotesi si focalizza sul periodo 2019–2021, quando il ex vice capo dell’Ufficio del Presidente, si dice, avrebbe raccolto somme di denaro in contanti, successivamente cercando di legalizzarle attraverso la costruzione di immobili residenziali privati nel sud dell’Ucraina, in una zona ricreativa di Odessa. Secondo le indagini, l’indagato avrebbe illecitamente acquisito ingenti somme di denaro in contanti e, al fine di riciclare i proventi illeciti, li avrebbe trasformati in lavori edilizi e proprietà immobiliari. In particolare, per mascherare l’origine dei fondi, si sarebbero rivolti a beneficiari di proprietà terriere sulla costa marittima, consegnando loro quasi 6,5 milioni di hryvnia per la costruzione di villette private di oltre 300 metri quadrati. Successivamente, già dopo la notifica della notizia di reato, i beni sotto controllo sono stati temporaneamente intestati a persone fittizie per evitare complicazioni legali. In particolare, a maggio 2024, sono stati re-registrati su un rappresentante fiduciario, complicando ulteriormente il caso e facilitando l’accertamento delle attività illegali dell’ufficiale. Non meno interessante è anche la storia riguardante il committente — il proprietario di una società di costruzioni, che nel 2022 avrebbe offerto a Smirnov una mazzetta di alcune centinaia di migliaia di dollari USA. Secondo le indagini, quest’imprenditore avrebbe proposto 100.000 dollari per favorire la diminuzione della competizione nelle gare pubbliche — affinché la sua azienda potesse vincere una gara e realizzare progetti lungo la costa. In cambio, si aspettava che l’ex vice di Yurii Ermak agevolasse l’annullamento di una decisione dell’Antimonopoly Committee (AMC) riguardante una certa gara. Dalle testimonianze e dai materiali investigativi, risulta che Smirnov abbia dato il suo consenso e abbia eseguito gli impegni, utilizzando il suo ruolo pubblico. Di conseguenza, a maggio 2024, l’AMC ha adottato una decisione che ha favorito i risultati favorevoli per quest’imprenditore. Ufficialmente, all’ex vice capo dell’Ufficio del Presidente, Andrij Smirnov, viene ora contestato il ricevimento di una tangente di 100.000 dollari e la legalizzazione di fondi ottenuti illecitamente. Nell’ambito del procedimento penale, è imputato per reati di ricezione di benefici illegittimi e per pesanti articoli relativi a riciclaggio e smaltimento di denaro illecito. Attualmente, il tribunale ha scelto per lui una misura cautelare sotto forma di cauzione di 10 milioni di hryvnia, già versata alla fine di maggio. Contestualmente, le indagini proseguono, e gli investigatori stanno cercando altri soggetti implicati che possano aver partecipato ai crimini di dimensioni presunte. Non meno eclatante è la vicenda riguardante l’immobile e i beni di proprietà della famiglia di Smirnov. I giornalisti di "Ukrainska Pravda" avevano già scoperto, a febbraio 2023, che il fratello dell’ex funzionaro — Ihor Smirnov — aveva effettuato diversi acquisti significativi in una zona montuosa dei Carpazi in un solo anno, acquistando un appartamento e un terreno a un prezzo notevolmente inferiore a quello di mercato. La valutazione di tali immobili superava i 250.000 dollari, mentre i fratelli non avevano fornito spiegazioni convincenti circa la provenienza di tali fondi, alimentando ulteriormente i sospetti sulle reali fonti di denaro. Il licenziamento di Smirnov dal ruolo di vice capo dell’Ufficio del Presidente si è verificato a fine marzo 2023. La causa sarebbe stata un’indagine su collegamenti di corruzione e altri possibili illeciti. Da fonti non ufficiali, si dice che la questione sia stata discussa a lungo all’interno delle alte sfere di governo, e che Smirnov abbia dichiarato a "Ukrainska Pravda" che la perquisizione e la consegna delle accuse siano avvenute "velocemente e con delicatezza". Tuttavia, a più di un anno di distanza, le attività investigative sono ancora in corso, e le forze dell’ordine non escludono la possibilità di coinvolgimento di altri soggetti nel circuito criminale. Dall’analisi complessiva, non si tratta solo di un episodio isolato di corruzione. È un esempio lampante di manifestazione sistemica di occupazione delle risorse statali e di possibili abusi di potere da parte di alti funzionari, che minano la fiducia nel sistema giuridico nazionale. "Ukrainska Pravda" assicura che il caso Smirnov rappresenta solo uno dei numerosi esempi di illegalità diffuse nel settore, che emergono sempre più con la scoperta di nuovi fatti. Legislatori e forze di polizia si impegnano a continuare con determinazione nella lotta contro la corruzione, perseguendo la volontà di fare giustizia in questo caso di grande risonanza.

Source

Altre notizie