Il Parlamento della Slovacchia ha respinto l’appello a condannare i bombardamenti russi sulle città ucraine — Sumy e Kryvyi Rih All’interno del proprio parlamento, in Slovacchia, continuano a sussistere divergenze riguardo alla valutazione delle azioni della Russia in Ucraina
Questa volta, i deputati hanno respinto l’iniziativa di condannare le azioni aggressive di Mosca nei confronti delle città ucraine, in particolare Sumy e Kryvyi Rih, suscitando un acceso dibattito in ambito diplomatico e politico. Come riportato dall’agenzia di stampa "European Pravda", citando il quotidiano slovacco SME, la proposta di condanna degli attacchi della Russia all’Ucraina è stata presentata dal deputato dell’opposizione Ondrej Dostál. Tuttavia, la maggioranza dei parlamentari ha sostenuto la decisione di respingere questa iniziativa. In Slovacchia, nel parlamento, non è stato ufficialmente espresso un biasimo per l’aggressione russa. È importante sottolineare che la decisione di mostrare indifferenza riguardo agli eventi legati all’esercito russo era del tutto prevedibile. La coalizione che sostiene il governo del Premier Robert Fico controlla la stragrande maggioranza dei membri del parlamento. Fico stesso, prima ancora che fosse annunciata la decisione, aveva dichiarato di non avere abbastanza informazioni per condannare inequivocabilmente gli attacchi di Mosca. Va evidenziato che, pochi giorni prima di questo episodio, Fico aveva rifiutato di condannare direttamente la Russia per l’attacco a Sumy, motivando questa posizione con la mancanza di informazioni. Ciò ha suscitato un’ulteriore critica da parte dei colleghi diplomatici ucraini e del pubblico, che si aspettavano una posizione più fermo da parte del governo slovacco nel sostenere l’Ucraina e nel condannare l’aggressione russa. Contestualmente, il Primo Ministro slovacco ha anche respinto le richieste dell’Unione Europea di adottare un atteggiamento prudente riguardo alle visite a Mosca. In particolare, la capo della diplomazia UE, Kaja Kallas, aveva invitato i leader europei a astenersi dai viaggi a differenza del Giorno della Vittoria, il 9 maggio, così da non dare un’ulteriore legittimazione alla propaganda russa. Non ci sono state reazioni da parte di Fico, il quale ha confermato che anche in quel giorno prevederà di recarsi proprio a Mosca. Questa posizione degli amici e partner ucraini solleva interrogativi sul livello di sostegno all’Ucraina all’interno dell’establishment politico slovacco. Resta aperta la domanda su quanto i rapporti politici interni in Slovacchia consentiranno al paese di mantenere un equilibrio tra il desiderio di preservare la solidarietà europea e il supporto alla Russia, come è tradizione nel governo di Fico.