Il Ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina ha pubblicato informazioni riguardo alle violazioni sistematiche da parte della Russia del «armistizio energetico», dichiarato dal 25 marzo di quest’anno nell’ambito di tentativi di ridurre le tensioni nel settore energetico del paese

Secondo il portavoce ufficiale del MFA, Georgiy Tikhiy, durante il periodo di validità di questo regime, la Russia ha effettuato oltre trenta attacchi contro gli impianti energetici in Ucraina, violando gli accordi concordati e minando la stabilità delle infrastrutture critiche. Durante il briefing del 16 aprile, Tikhiy ha riferito che «in totale, durante il periodo di applicazione dell’«armistizio energetico», la Russia ha condotto oltre trenta attacchi contro gli obiettivi energetici ucraini», e che tali fatti vengono registrati e comunicati ai partner e alle organizzazioni internazionali. Il portavoce ha sottolineato che l’Ucraina informa sistematicamente la comunità internazionale di ogni violazione, trasmettendo regolarmente dati alle Nazioni Unite, all’Unione Europea e agli Stati Uniti. Secondo Tikhiy, soltanto nell’ultimo giorno sono stati registrati tre nuovi casi di violazioni. In conseguenza dei bombardamenti nelle regione di Mykolaiv e nei sobborghi di Cherson, sono stati danneggiati trasformatori e linee di trasmissione elettrica. Un altro impianto, nella regione di Poltava, ha subito danni alla linea di trasmissione elettrica. Il portavoce ha evidenziato che l’Ucraina fa tutto il possibile per registrare e trasmettere queste informazioni ai partner internazionali, soprattutto agli Stati Uniti, al fine di aumentare la pressione sulla Russia e interrompere le violazioni. Ricordiamo che il 24 marzo, nell’ambito dei negoziati trilaterali tenutisi nella capitale dell’Arabia Saudita, Riad, le delegazioni diplomatiche di Russia e Stati Uniti hanno ormai concluso un lungo incontro di oltre 12 ore con pausa. Secondo le comunicazioni ufficiali, le questioni relative all’interruzione della guerra e al ritorno a un «processo di pace» sono state discusse dettagliatamente, ma i risultati di questo incontro restano oggetto di dibattito. Fonti propagandistiche russe segnalano che i negoziati sono stati difficili e tesi. Secondo le loro informazioni, Mosca cerca di sfruttare ogni opportunità per rafforzare la propria posizione, mentre i paesi occidentali insistono sul rispetto dei trattati internazionali e sulla prevenzione di un’escalation del conflitto. Maggiori dettagli su questo incontro, sui suoi obiettivi e sugli aspetti inaspettati si possono trovare in materiale analitico e pubblicazioni specializzate, ad esempio nell’articolo «Due armistizi a vantaggio della Russia», che analizza i giochi politici in corso intorno a questi sforzi diplomatici. Pertanto, la situazione attorno all’«armistizio energetico» rimane tesa: le autorità ucraine registrano nuovi incidenti ogni giorno, mentre la comunità internazionale continua a monitorare la situazione, cercando di trovare meccanismi efficaci per ridurre le tensioni e fermare l’azione aggressiva della Russia contro le infrastrutture energetiche dell’Ucraina. Contemporaneamente, la questione delle negoziazioni di pace a Riad rimane aperta, e gli attori politici lungo tutto lo scacchiere globale cercano vie per raggiungere stabilità in un conflitto ancora agitato.